=GLI ASSOCIATI DI MODUGNO 6. Lo sapevamo. Lo sapevano= Stampa
Scritto da Redazione   
Lunedì 03 Dicembre 2012 10:03

 

Attenti agli eredi

di Francesca Di Ciaula

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NEL PAESE DEGLI AFFARI E DEGLI "AMICI"

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo sapevamo, lo raccontavamo ma questi giorni lo abbiamo toccato con mano, il vuoto, l'abisso tra noi cittadini, parte della civile società e gli amministratori di questo paese, a cui chiedevamo risposte alle inquietanti presenze di siti inquinanti, strade sporche dagli angoli colmi di rifiuti, le tonnellate di cemento riversato ad innalzare condomini, a occupare aree un tempo agricole e convertite ad uso edilizio, il paese che cambiava repentinamente.

 

Lo sapevamo, lo sapevano tutti, eppure noi di Italia Giusta abbiamo continuato a proporre pubblici dibattiti, a fare delle questioni impellenti gli argomenti di incontri pubblici in questo paese dalle piazze vuote. Sono venuti ad ascoltare, anche a parlare in tanti, ma non abbastanza tra i modugnesi. In gran parte rassegnati, già subito dopo essersi recati alle urne a maggio del 2011, forse indifferenti, forse scoraggiati per uno stato di cose incancrenito, le condizioni di vita di un paese invivibile per l'aria avvelenata da respirare, gli spazi e le occasioni di incontri pubblici assenti, forse semplicemente poco consapevoli dell'entità del degrado del paese.

Lo sapevano quelli che continuavano a proporre parole vuote, quelli che oggi scrivono: come mai tutto questo lo sappiamo solo adesso? L'ipocrisia continua a essere un male di questo paese, forse di tanti paesi, ma qui continua ad allignare ed imperversa. Alligna tra i vecchi amici, quelli pronti all'abbraccio e alla stretta di mano, tra coloro che si sono accontentati di consiglieri e assessori dalle parole vuote, che hanno sostenuto in campo elettorale un candidato sindaco, già indagato e poi imputato, oggi agli arresti domiciliari in attesa di processo. Già ora si preparano le difese e i tatticismi. Immaginiamo l'ansia di rinnovamento all'interno del partito del sindaco Gatti, il Pd, come al tempo di un'altra impensabile rappresentazione teatrale: le dimissioni del sindaco indagato dal partito e le acclamazioni da quest'ultimo fatte per quel gesto leale. Immaginiamo le correnti che sopravanzano col nuovo, eppure tutto vecchio, tutto rimasticato. Anche a questo i modugnesi si abitueranno ancora, si abitueranno presto ad una eredità accolta da nuovi amministratori. Questo scoramento che oggi ci prende ma che non ci impedirà di continuare ad essere cittadini che si interrogano sul paese che vivono, oggi nasce da questo. Da dove trarrà linfa il paese? Quali le risorse per crescere come una comunità che si interroga sui suoi mali? Cosa potrà spingere in tanti ad abbandonare vecchie consorterie? Come potrà essere perseguito l'interesse vero del paese, l'interesse di tutti i cittadini: un paese vivibile davvero per tutti?

Ultimo aggiornamento Lunedì 03 Dicembre 2012 11:55
 
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