=IL SINDACO NICOLA MAGRONE INCONTRA I CITTADINI DI MODUGNO= Stampa
Scritto da Redazione   
Domenica 29 Settembre 2013 15:20

Il 26 settembre Nicola Magrone e la sua giunta hanno incontrato i modugnesi,

a tre mesi dal loro insediamento.

Per la prima volta a Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini.

  

Magrone: i problemi sono tanti. Potremo risolverli con tutto il nostro impegno, che garantisco, e col vostro sostegno.

 

Dialogare col paese, l'inedito stile di una nuova amministrazione

 

di Francesca Di Ciaula

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Modugno 26 settembre. Auditorium ITC Tommaso Fiore affollatissimo, tanti rimasti in piedi ad ascoltare le parole dei rappresentanti della nuova amministrazione comunale nei resoconti dei recenti lavori della nuova giunta.

panoramica_01Il tema caldo della Tares è stato il primo ad essere discusso e presentato, quello che ha richiesto più tempo per necessità di spiegare i termini e le condizioni in cui quest'amministrazione l'ha recepito e i modi con cui l'ha affrontato. L'iniqua onerosa Tares, tassazione sui rifiuti urbani e servizi di smaltimento imposta dal governo Monti, che i Comuni d'Italia hanno il compito di recepire e regolamentare, quindi attuare, un tema che muove sdegni e recriminazioni dei cittadini.

Gli assessori Leonardo Banchino e Tina Luciano, rispettivamente con deleghe alle politiche fiscali, bilancio e alle attività produttive, agricoltura, ambiente, sono stati i primi a prendere il microfono davanti alla platea e a cimentarsi in questo tentativo di spiegare, nuovo stile dell'amministrare, fino ad ora sconosciuto al paese, quasi impensabile. Uno stile e una consapevolezza, quella dei nuovi amministratori di questo Comune, già presente in campagna elettorale: il dovere di far partecipi i cittadini del proprio anche breve operato, oggi delle risoluzioni e della direzione verso cui il Comune deve per forza di legge muoversi, quella della raccolta differenziata, affinché il paese non continui ad essere martoriato da un'onerosa tassa strettamente correlata ai costi del conferimento in discarica e smaltimento dei rifiuti indifferenziati, costi onerosissimi per il Comune di Modugno, di oltre 1.200.000 euro.

Sono rimasti tutti lì giovedì sera, gli assessori e il sindaco Nicola Magrone, di fronte a tanta gente, cittadini che hanno voluto o hanno avuto la curiosità di ascoltare; sono rimasti a dar di conto delle loro azioni, a porre attenzione e dar risposte. Atto inedito di un'amministrazione che si presenta al paese dopo meno di tre mesi di insediamento (il primo consiglio comunale ha potuto insediarsi a fine luglio), questo di guardare in volto i cittadini che chiedono spiegazioni e interventi riguardo a stati di incuria, alle difficoltà a vivere e attraversare il paese, così come a raggiungerlo dalle periferie che ne costituiscono una gran parte. Sono rimasti a parlare, assessori e sindaco, di sforzi e atti concreti all'indomani dell'insediamento in un Comune commissariato, dove una congerie di provvedimenti, non ultimo il regolamento della Tares, sono stati adottati senza giunta e consiglio comunale fin negli ultimissimi giorni di vita della gestione commissariale, lasciando alla successiva amministrazione che di lì a pochi giorni si sarebbe insediata, scarsi margini nella gestione di questioni (vedi canile abusivo, trasferimento di una scuola, regolamento Tares) che si sono immediatamente riproposte nella loro urgenza.

Hanno preso la parola sindaco e assessori per raccontare di come in giunta si siano prontamente rimboccati la maniche per individuare possibilità di26setper_rivista1 modifiche per agevolazioni ai cittadini sulla Tares, un traguardo che adesso è un punto fermo e una presa d'atto ad attestare la piena responsabilità assunta nei confronti del paese. Il tutto nonostante l'ostruzionismo dell'opposizione, la quale ha votato compatta contro le modifiche a un provvedimento di tassazione, adottato in sede di governo nazionale dagli stessi partiti, di cui è essa stessa in gran parte espressione. Si sa, a Modugno si realizzano strane sperimentazioni d'avanguardia.

Nelle parole ascoltate giovedì sera leggevi un atteggiamento nuovo degli amministratori di questo Comune, diverso da quello di ieri nelle rarissime apparizioni di sindaci e invisibili assessori, dai discorsi di conferma e autocelebrazioni di poteri e stati di avanzamento verso magnifiche sorti e progressive del paese. Nell'affollato auditorium erano il sindaco e gli assessori a dar di conto del loro muoversi in un Palazzo di Città caratterizzato da consolidate abitudini e tracce di antichi poteri. Erano lì a segnare il passo su di una strada nuova, ad iniziare dall'indispensabile tentativo di capire, nella ricerca di spiegazioni dello stato di cose nelle stanze e tra le carte a Palazzo Santa Croce. Tra le altre, del motivo per cui un'orribile costruzione, il bubbone al rione Cecilia, emblema di disastri urbanistici, sia ancora lì, scuro e minaccioso, intatto per tutti questi anni in cui si sono succedute diverse amministrazioni. E poi la graduatoria per le case popolari bloccata al 1990, la situazione di stallo del quartiere Porto Torres, la grave carenza di controlli sulle aziende abilitate per contratto con questo Comune a gestire servizi di raccolta e conferimento dei rifiuti in discarica (questione sulla quale l'assessorato è prontamente intervenuto), quindi di quella raccolta differenziata dei rifiuti che, avviata anni or sono, ha condotto all'osceno risultato di un appena sfiorato 14%. Il presente del paese, cui si vuole mettere mano, è ciò che è rimasto di ieri, ciò che questa amministrazione ha trovato e il luogo in cui sta muovendosi, semplicemente affrontando giorno per giorno i problemi, rincorrendo affannosamente quelli più urgenti.

Primi passi significativi, che devono oggi commisurarsi con le giuste e elevate aspettative dei cittadini, di tutti i cittadini consapevoli dell'inversione di rotta nel modo di amministrare il paese. Oggi da quel Palazzo una volta chiuso in se stesso, si guarda al paese reale e ai suoi macroscopici problemi, per affrontarli dallo specifico punto di vista della gente: la viabilità strozzata nelle strade, le periferie mal collegate al centro, la domanda alle porte dei servizi sociali e il suo senso vero: ricevere secondo quanto stabilito sulla base di criteri di equità e bisogni fatti oggetto di dovuta attenzione, piuttosto che atto del bussare per chiedere. Per ultimo la pretestuosa contrapposizione in sede di consiglio comunale dell'opposizione, che vota contro modifiche al regolamento per la Tares e loro contenuto di agevolazioni.

26setperrivista2Ascoltare, capire, interloquire, testimoniare disagi e chiedere interventi, i cittadini sono stati la controparte di un avvio di un dialogo con l'amministrazione comunale e a questo il sindaco Nicola Magrone ha fatto riferimento a proposito della raccolta differenziata.

“Siamo capaci di tutto se abbiamo un aiuto da voi, ma il paese se la sente di fare questa sfida come per la moralità e la legalità?”. Un appello ai cittadini come risorsa indispensabile, propositiva ed attiva nel sostegno ad una carica pubblica assunta, quella di sindaco, per servire il paese. Inedite parole dove per la prima volta i cittadini sono stati investiti di questa consapevole direzione di cambiamento di prospettive e cultura dell'abitare che deve attraversare il paese.

“Il paese che abbiamo e la vita che facciamo non è quella che vogliamo. Da questo dovremmo tutti ricominciare”, ha concluso il sindaco Nicola Magrone.

La necessità di uno sguardo ampio sul paese era un tema della campagna elettorale; oggi alla gente che il paese abita, l'amministrazione vuole affidarsi in un mutuo reciproco atto di fiducia, scambio di attenzioni e sforzi comuni.

 

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Ultimo aggiornamento Lunedì 17 Marzo 2014 15:24
 
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