=MODUGNO, MAGRONE SINDACO - Sentirsi cittadini di un paese che vuole cambiare= Stampa
Scritto da Redazione   
Martedì 30 Giugno 2015 19:08

comizio rivista 5

la portata rivoluzionaria di questo esito elettorale e le spinte che son nate dal bisogno di tanti di dirsi e sentirsi cittadini di un paese che vuole cambiare e vuole gesti e atti di governo e amministrazione che nascano dall’attenzione ai bisogni di questo paese, che il paese deve essere per chi ci vive.

E proprio questa attenzione fatta di rispetto per i cittadini è sempre ritornata nelle parole di Nicola Magrone. I cittadini, hanno ascoltato parole mai udite nella piazza centrale del paese: l’invito alla libertà al voto, fuori da condizionamenti o pressioni, l’invito a pensare per il paese, a voler scrivere per tutti noi una storia migliore

di  Francesca Di Ciaula
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È sempre difficile guardare dall'interno la realtà delle cose e attribuire con le parole un valore ai fatti, quando quei fatti sono stati vissuti intensamente con preoccupazioni e impegni e attese e desideri autentici. Oggi, all’indomani del ballottaggio, che ha segnato la fine di una dura competizione elettorale con la proclamazione a sindaco di Nicola Magrone, si avverte quel pizzico di leggerezza necessaria a leggere la realtà in modo più distaccato.

È vero che è stato sorprendente fino all'imprevisto l'esito elettorale, per questo paese abituato ai soliti nomi e a quel modo di8 giugno - sudcritica amministrare molte volte vicino all'uso di incarichi scambiati per poteri a personale uso e consumo, ed è altrettanto vero che quel periodo che intercorre tra la fine delle elezioni e il lavoro vero a Palazzo di Città, questo interregno tra l’impegno elettorale vissuto intensamente e il lavoro vero e proprio a corpo a corpo con le questioni urgenti del paese, ci costringe ad alcune riflessioni. Ci costringe a guardare solo per un attimo indietro e ancora una volta asserire che sì, si è fatto bene in questa campagna elettorale, si sono fatte scelte giuste a camminare con i nervi saldi e con le idee chiare fino in fondo.

Siamo partiti da lontano. Italia Giusta secondo la Costituzione è stata presenza attiva per la massima parte della sua storia fuori dalle istituzioni, un Movimento di cittadini comuni, cresciuto fino a diventare la terza lista più votata alle elezioni. Una lista che si è moltiplicata in più liste di coalizione, costituite anche da volti nuovi e storie personali, che si sono intrecciate con la vita del Movimento, a condividere ansie ed entusiasmi in questa campagna elettorale.

siateribelliItalia Giusta ha impostato sin dall’inizio questo percorso, cui siamo stati costretti - cui tutto il paese è stato costretto con gravi conseguenze, per via dello scioglimento del consiglio comunale a seguito delle omertose dimissioni dei tredici consiglieri davanti a un notaio - con distinguo mai sconfessati fin nella scelta dell'ultimo nome da inserire nelle liste elettorali. Per questo si è voluto ribadire fin negli ultimi comunicati, fin nell'ultimo appello di Nicola Magrone ai cittadini, quale fosse realmente la portata e il senso di fondo di questa competizione elettorale, così anomala e diversa da tutte quelle che il paese ha nella sua storia attraversato.

Una storia inedita, interrotta per un’anno, riprende oggi a ricucire strappi di un’amministrazione commissariata, a riaffrontare problematiche aggravate. Per questo è essenziale comprendere e ribadire che cosa il paese ha affrontato, su cosa davvero è stato chiamato a pronunciarsi, per capire il tempo e il dove oggi si riparte. Chi ha avuto voglia di cimentarsi in simili considerazioni in questa campagna elettorale ha avuto anche occasione di comprendere la portata rivoluzionaria di questo esito elettorale e le spinte che son nate dal bisogno di tanti di dirsi e sentirsi cittadini di un paese che vuole cambiare e vuole gesti e atti disiate ribelli2 governo e amministrazione che nascano dall’attenzione ai bisogni di questo paese, dalla considerazione prima che il paese è fatto dalla gente, che il paese deve essere per chi ci vive. E proprio questa attenzione fatta di rispetto per i cittadini è sempre ritornata nelle parole di Nicola Magrone. Per questo è stato premiato dai cittadini, che hanno ascoltato parole mai udite nella piazza centrale del paese: l’invito alla libertà al voto, fuori da condizionamenti o pressioni, l’invito a pensare per il paese, a voler scrivere per tutti noi una storia migliore.

Quello che il paese vuole riprendersi, oggi, è questo senso della politica nello specifico del luogo di vita di un consorzio sociale, un insieme di scelte e preoccupazioni per cittadini, nel senso del prendersi cura di essi, ad iniziare dai più deboli, i meno visibili, e proseguendo con le tante questioni lasciate aperte o mai volute affrontare dalle diverse amministrazioni che hanno fatto la storia di questo paese, una per tutti il bisogno di spazi comuni, spazi verdi, spazi di condivisione di piccole e grandi cose, per viverlo davvero questo paese.

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 01 Luglio 2015 08:59
 
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