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=L'OLIO DI OLIVA PUGLIESE NON PARLA TEDESCO E IL NOSTRO AGRICOLTORE STUDIA DA SOLO= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Giovedì 03 Maggio 2012 19:40

ulivo1Olio di terra di Bari. La scontrosa solitudine di un prodotto di nicchia

 

di Giovanna Crispo

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foto Covella/Sudcritica

 

 

La mancata valorizzazione dell’olio d’oliva extravergine pugliese è problema di grande attualità, visto che i prezzi all’ingrosso dell’ultima campagna di commercializzazione, sulla piazza di Bari, sono quasi dimezzati rispetto alla precedente.

Qualcuno potrà ipotizzare che, semplicemente, la produzione sia raddoppiata a fronte di un consumo costante.

Per verificare se questa è una spiegazione plausibile è necessario rapportarci alla produzione su scala mondiale, ricorrendo alle stime del Consiglio Oleicolo Internazionale.

Scopriamo, così, che la produzione mondiale è effettivamente aumentata, rispetto all’annata precedente, ma solo del 3%.

Più in dettaglio, i ¾ della produzione sono stati ottenuti nell’Unione Europea e la Spagna da sola copre il 62% di tale quota; inoltre, dovrebbero ottenere incrementi di produzione anche altri Paesi del Mediterraneo che in ordine di importanza nel settore sono la Tunisia, la Turchia, la Siria, il Marocco e l’Algeria.

Non va sottovalutato, da parte degli addetti ai lavori, la progressiva crescita australiana.

L’Italia, ove le due maggiori regioni produttrici sono la Puglia e la Calabria, per cause climatiche ed alternanza produttiva fisiologica, mostrerebbe una flessione del 6% rispetto alla campagna precedente (solo il nord della Puglia avrebbe un aumento).

Nel complesso, possiamo affermare che il volume produttivo nazionale e mondiale non ha giocato un ruolo determinante nella formazione del prezzo e che le cause del ribasso sono da ricercare altrove.

Ritengo, allora, che la sostanziale dicotomia del mercato nazionale dell’olio extravergine sia la prima componente da esaminare; infatti, il settore si caratterizza per l’elevata quantità di prodotto che viene commerciata in “filiera cortissima” (dal produttore al consumatore) e che viene autoconsumata dai produttori agricoli e loro familiari che il rapporto “Il mercato dell’olio di oliva sfuso in Italia”, edito dall’Ismea, stima in circa 1/3 del totale, mediamente pari a 750.000 ton.

In questo segmento di mercato, che sfugge alle rilevazioni statistiche delle Camere di Commercio, la domanda è sostenuta dalla maggior parte degli intenditori e buongustai e, probabilmente, incontra l’offerta a livelli di prezzo più remunerativi per i produttori.

Nell’altro segmento, che interessa la maggior parte della produzione, invece, si colloca la domanda di quei consumatori moderni che antepongono la praticità d’uso della confezione “usa e butta”, l’economia di spazio della confezione di ridotte dimensioni, l’economia di tempo di una spesa alimentare fatta interamente presso la Grande Distribuzione Organizzata, il grande risparmio promesso dalle “offerte speciali” di quest’ultime strutture, a qualsiasi altra considerazione di merito.

Per soddisfare questo tipo di domanda sono sorte imprese che si dedicano esclusivamente alla miscelazione e confezionamento di oli d’oliva di tutte le provenienze e che spesso immettono in commercio, con diversi marchi famosi solo per il grande volume di pubblicità che li accompagna, sempre lo stesso blend  con modeste varianti.

ulivo2Premesso che, comunque, questa tecnica di produzione è perfettamente legittima e che è regola diffusa in tutta l’industria alimentare e del tabacco, allo scopo di uniformare nel tempo e nello spazio la qualità delle merci, occorre evidenziare che, anzitutto, essa annulla la tipicità delle materie prime migliori e che, spinta all’esasperazione, diventa il modo di camuffare l’impiego di materie prime gravemente difettose ma molto economiche.

Al riguardo, ritengo necessario che tutti i consumatori sappiano e tengano sempre presente che quando un parametro della qualità può essere misurato analiticamente, per cui può essere sottoposto a limiti di legge, in quanto dato oggettivo, può anche essere modificato quasi a piacere, ricorrendo proprio alla miscelazione di materie prime molto diverse per quella caratteristica.

Si tratta di una semplice operazione matematica, nota come “quadrato di Pearson”, “regola del miscuglio” o “doppia differenza in croce”, che ormai è divenuta l’unico “Credo” di numerose industrie alimentari.

Tornando al caso specifico, si rende necessaria anche una precisazione storica: la produzione italiana di olio extravergine di oliva non è mai stata sufficiente a coprire il fabbisogno nazionale che, per circa il 10% del totale, è sempre stato coperto dalle importazioni e conseguenti miscelazioni. Essendo ormai finiti i tempi in cui i dazi doganali ostacolavano, tra l’altro, anche le importazioni superflue, la nostra produzione di elevata qualità ma molto costosa si è trovata a dover competere, in casa propria, con merci più economiche che l’hanno progressivamente sostituita nel blend commerciale.

Risulta facile immaginare che, attualmente, i migliori oli extravergini italiani servano solo nella misura necessaria a correggere i difetti dei peggiori oli importati, secondo i risultati dell’operazione matematica succitata.

Peraltro, è degno di nota il fatto che quasi tutti i marchi più conosciuti del settore siano stati acquisiti da imprese spagnole, a dimostrazione dell’estrema fragilità dell’intera industria alimentare italiana, per nulla preparata alle sfide della globalizzazione.

Solo il progressivo aumento del consumo mondiale, registrato nell’ultimo decennio, ha mitigato, in parte, gli effetti della marginalizzazione della nostra produzione ma, ovviamente, non ha potuto stabilizzare i prezzi che dipendono, in grande misura, dalla quantità e qualità degli oli di oliva più economici che sono i primi ad essere commerciati nonché dalla quantità di prodotto nazionale che si riesce ad esportare.

In ogni caso, non si può sottacere che, quando fra produttori e consumatori si interpone una filiera articolata, questa tende a scaricare sul contraente più debole, cioè con maggiore rigidità di comportamento davanti alle variazioni dei prezzi (per cui acquista quando i prezzi aumentano e/o vende mentre i prezzi scendono, senza modificare le quantità scambiate), tutti gli effetti negativi che derivano dalle vicende di mercato, lasciando inalterati od incrementando i margini di guadagno degli intermediari.

Questa considerazione, quanto mai attuale, stante il generalizzato stato di crisi dell’economia mondiale ed, in particolare, dei Paesi dell’area mediterranea, può spiegare il crollo dei prezzi effettivamente pagati agli agricoltori e la sostanziale indifferenza degli operatori a valle della produzione primaria.

Facendo riferimento alle rilevazioni Ismea, relative al mese di marzo 2012, possiamo osservare che l’olio extravergine spagnolo più costoso (Malaga), quota, all’origine, 1,86 €/Kg; l’olio greco più costoso (Sparta), quota, all’origine, 2,09 €/Kg; mentre la piazza di Bari quota un triste 2,35 €/Kg.

Certo che è difficile non pensare che le differenze siano esattamente pari al costo del trasporto verso l’Italia e che le quotazioni della più importante piazza italiana abbiano toccato veramente il fondo, equivalendo a quelle delle migliori provenienze straniere.

Altrettanto verosimile appare un ulteriore aumento delle importazioni che, invece, dipendono dalle quotazioni sulle piazze più economiche (Sfax 1,71 €/Kg, Jaen 1,77 €/Kg, Granada 1,78 €/Kg, ecc.).

Per completezza di informazione e per stimolare una profonda riflessione di tutti gli interessati, specialmente addetti ai lavori, aggiungo che, sempre l’Ismea riporta, nello stesso periodo, le seguenti quotazioni: Firenze 4,95 €/Kg, Imperia 7,50 €/kg.

E’ senz’altro vero che si tratta di quotazioni riferite a “produzioni di nicchia”, cioè disponibili in limitatissime quantità (“vendibili in farmacia” le avrebbe definite un docente emerito della materia presso l’Università di Bari), ma è altrettanto vero che dimostrano l’esistenza di una domanda di prodotti di alta qualità che non è stata soddisfatta dal mercato dello sfuso.

A questo punto, è indubbiamente lecito chiedersi se il sostanziale fallimento commerciale del marchio D.O.P. “Terra di Bari” sia imputabile alla domanda o non sia, piuttosto, da addebitare all’offerta.

Che di fallimento si possa parlare è cosa certa. Basti pensare che, in via del tutto simbolica, all’olio ottenuto da oliveti iscritti nell’albo della Camera di Commercio i frantoi riconoscono un sovrapprezzo di appena 0,03 €/Kg, mentre l’iscrizione camerale non può costare meno di 60,00 €.

In altri termini, risulta che i costi fissi e variabili di iscrizione si ammortizzano con la premialità che deriva dalla produzione di circa 6 ettari di oliveto.ulivo3

Sarà anche vero che il Consorzio di Tutela del marchio deve svolgere, per legge, funzioni di controllo sull’applicazione del disciplinare di produzione e non può ottenere i finanziamenti pubblici necessari per affrontare una capillare campagna pubblicitaria, ma come assolvere anche le singole imprese di trasformazione?

Tutte quante hanno avuto ed hanno ancora la possibilità di aprire nuove frontiere commerciali all’estero, in mercati privi di grossa concorrenza (vedi l’Australia), ma quasi nessuno ha creduto e crede fino in fondo a questa possibilità, per cui neppure si avverte la necessità e l’urgenza di associarsi per risolvere i comuni problemi di marketing e di internazionalizzazione.

Concludo, senza la pretesa di aver esaurito l’argomento, rammentando esempi opposti: di un’azienda agricola non particolarmente grande di Grumo Appula che riesce ad esportare in Giappone e del presidente di un vicino frantoio cooperativo che cestina le offerte commerciali, solo perché sono scritte in lingua tedesca.

Ultimo aggiornamento Giovedì 03 Maggio 2012 21:00
 

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==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

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Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

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se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

francesca4


Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

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