Home Politica AGOSTO 2013. QUANDO LE IMPRESE FUGGONO. NOTTETEMPO, COME "LADRI"....
AGOSTO 2013. QUANDO LE IMPRESE FUGGONO. NOTTETEMPO, COME "LADRI".... PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Martedì 03 Settembre 2013 13:51

di Francesca di Ciaula  

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1000484_371346726321308_336110352_nNell'estate 2013 una lotta corpo a corpo.

La fabbrica appartiene agli imprenditori?

Le istituzioni restino al fianco dei lavoratori

come ha fatto il sindaco di Modugno,

Nicola Magrone, con gli operai OM carrelli


Agosto 2013. OM carrelli, Modugno zona industriale, produzione da due anni ferma, ennesimo tentativo di forzatura dei cancelli per far uscire un camion carico di macchinari bloccato in fabbrica aggirando il presidio permanente degli operai. 250 carrelli del valore di circa 13 milioni di euro contenuti all'interno dello stabilimento che la proprietaria Kion, multinazionale tedesca, ha dichiarato di voler dismettere.

A Formigine, in provincia di Modena quaranta lavoratori della Firem hanno trovato l’azienda svuotata di macchinari e merci. La smobilitazione ha avuto inizio durante le ferie. L'azienda aveva organizzato una delocalizzazione in Polonia in via del tutto segreta. Nessun avviso, scomparsi i proprietari, gli operai hanno trascorso gli ultimi giorni di ferie a sorvegliare la fabbrica vuota. Anche lì un camion, l'ultimo che trasportava macchinari e materiali è stato bloccato dagli operai e un presidio di protesta ha costretto i proprietari dell'azienda a sedersi ad un tavolo di trattativa in Regione.

A Forlì alla Dometic Italy, produttrice di condizionatori, un altro “furto” programmato. In realtà i carabinieri sono stati allertati da una segnalazione di movimenti sospetti. La sorpresa è stata quella di trovare tra i “ladri”, l'amministratore stesso dell'azienda e un dirigente della multinazionale svedese, cui l'azienda dipende.

A Pero in provincia di Milano è stata chiusa la Hydronic Lift, che produce componenti idraulici per ascensori. Una chiusura “per ferie” che si è trasformata in chiusura definitiva all'insaputa dei lavoratori.

Smantellare una fabbrica anche di nascosto dai propri dipendenti, prendersi le macchine, una strategia a quanto pare diffusa. All'origine c'è questo profondo convincimento che riguarda la proprietà del lavoro esclusiva dell'imprenditore. È successo in Emilia Romagna.“Io non sono tenuto a dare conto su dove voglio spostare i miei macchinari. Quando voglio fare un trasloco in casa mia non è che devo chiedere ad altri”, ha dichiarato il proprietario della Firem al giornalista del Resto del Carlino.

È successo in Puglia dove la Kion ha interrotto ogni trattativa con i sindacati. Nell’ultimo incontro al Ministero dello sviluppo economico, il rappresentante della multinazionale ha rifiutato di avviare contatti con altre società per rilevare lo stabilimento con il presidio in atto. Per la Kion condizione inderogabile è porre fine al blocco degli operai, questi dovrebbero permettere alla proprietà di portare via tutti i carrelli. La questione così come viene posta sembra esser diventata questione privata, cui diretto interlocutore è il proprietario di capitale e macchinari.

Scomparso dall'orizzonte di azioni e progettazioni il valore sociale che all'art. 41 la nostra Costituzione attribuisce al lavoro di impresa, scomparsa qualsiasi voglia di confronto con il luogo in cui l'impresa è insediata. La tutela giuridica del lavoro sembra essersi eclissata nella considerazione massima del dio del mercato, un alibi efficace eppure spesso mostratosi insufficiente a giustificare intransigenza di risoluzioni che ricadono direttamente in maniera drammatica sui lavoratori.

Gli operai che sorvegliano la fabbrica, il presidio della fabbrica come ultima azione, ultima sponda cui attraccarsi in un deserto di garanzie e responsabilità. Chi ci garantisce che una volta mollato il presidio alla fabbrica, l'impresa non venga meno ad accordi, quelle responsabilità accettate e sottoscritte in accordo con lo Stato? Chi ci garantisce che il padrone non si eclissi con arnesi e bagagli?

Quelli a Forlì rubavano nella fabbrica di notte. L'amministratore e il responsabile della multinazionale rubavano per un equivoco o forse rubavano davvero, rubavano lavoro assicurato e da regolare contratto di assunzione. Smantellando la fabbrica di notte smantellavano quella componente ineliminabile sociale del lavoro, quelle tutele giuridiche che per fortuna ancora sussistono nel nostro ordinamento. Smantellano e sottraggono valore alla condizione dignitosa del lavoratore, che invece non può essere messa tra parentesi come variabile indipendente, neanche in situazioni di drastico cambiamento delle linee di produzione. Non si è trattato in questi casi di prendere misure restrittive, bensì di cancellare, distruggere la presenza di forza lavoro, che in qualche modo ha contribuito a segnare un modo di vivere e produrre su un territorio più o meno grande, più o meno importante.

1185869_10200156433187602_1898950705_nUna lotta corpo a corpo, il corpo della fabbrica presidiato con la presenza dei lavoratori. A Modugno gli operai della Om hanno protestato con la loro presenza e quella delle loro famiglie. Mogli, bambini, spazi di convivialità davanti ai cancelli della fabbrica, fin il pranzo di Ferragosto. Non solo rivendicazioni di diritti sacrosanti e del rispetto delle garanzie di lavoro, che sembra non abbiano più ragione d'essere, bensì rivendicazioni di spazi di vita, dell'essere oggetto della necessaria attenzione, coloro che l'azienda hanno continuato a far andare avanti con la propria mano d'opera.

Qui a Modugno è il rapporto con il territorio il punto focale su cui si innestano discussioni, tentativi di soluzioni e proposte, come quella del sindaco Nicola Magrone: il sequestro dell'azienda come garanzia per gli operai, il Comune come mediatore in un progetto di cooperazione con relativo invito a lavoratori e imprese interessate. Il territorio, cioè il Comune di insediamento dell'industria, il luogo di vita delle famiglie. Considerare la questione da questo punto di vista è indispensabile. Qui non si tratta solo di salvare posti lavoro, la questione non è solamente quella della difesa di un diritto dei lavoratori già in cassa integrazione. Si tratta di considerare il ruolo centrale del territorio che è parte in causa, non solo il luogo fisico e geografico che vi fa da sfondo. Il territorio è il soggetto sul quale le implicazioni della presenza o assenza del lavoro si fanno sentire in maniera diretta.

La presenza instancabile del sindaco, che si è intrattenuto persino a Ferragosto davanti ai cancelli della fabbrica con gli operai e le loro famiglie, è a ribadire questo concetto: che il lavoro non appartiene solo a colui che è proprietario di macchinari, che a suo piacimento trasloca, bensì di chi vi lavora e che sulla base di quel contratto lavorativo ha costruito un progetto di vita, che l'impresa è comunque parte del territorio che l'ha accolta e ad esso vi è in tanti modi interconnessa.

Gli interventi del sindaco Nicola Magrone, sia al tavolo di concertazione presso la Regione, sia con gli operai davanti ai cancelli presidiati della fabbrica e i sindacati, hanno a che fare con il più ampio e delicato rapporto tra territorio e impresa. Una questione che ha fatto la storia del paese e della sua crescita negli ultimi decenni, una storia fatta spesso di acquiescenza delle amministrazioni locali in virtù di lavoro, nuovi posti di lavoro per il paese. Il ricavo e il guadagno come facile e contropartita all'insediamento.

Dare credito illimitato alle imprese senza prova a rendiconto delle risorse del territorio anche umane utilizzate, come pure delle responsabilità in virtù di impegni presi con le istituzioni e agevolazioni acquisite, può produrre solo anarchia di azioni come quella della Kion, che si assume il potere di decretare uno smantellamento definitivo in base a logiche produttive e progetti, dove il proprietario dell'azienda è l'unico a decidere. Eppure se l'azienda è essenzialmente attività produttiva, non ne sono parte solo i capitali investiti e tutte le merci, bensì il lavoro fatto da lavoratori, cioè da persone. Ne sono parte le professionalità che vi si sono costruite, il così chiamato know how che sta per essere dismesso in molte parti in questa zona votata all'industria a ridosso del paese, che comunque ne ha decretato il suo cambiamento. Incentrare la questione sul territorio significa prendere in considerazione quel che esso è stato in termini di imprese produttive insediatisi, ciò che sta continuando a mutare, ciò che sta per essere definitivamente perso, significa considerare una storia di rapporti con le amministrazioni locali soprattutto nei periodi difficili di più ampia crisi e pure considerare quanta ricchezza di esperienza e saperi continua a scomparire con i tantissimi capannoni dismessi, i cancelli sbarrati, i piazzali antistanti le fabbriche deserti.

Oggi la questione Om carrelli della Kion sembra riecheggiare un'altra storia. 1993, zona industriale di Bari, scenario di crisi. L'allora magistrato Nicola20849-2-omMagrone riuscì a fermare con un sequestro il trasloco di macchinari della Ototrasm acquistati con finanziamenti agevolati per il Mezzogiorno, una storia diversa. Eppure quello che non è cambiato è quest'esigenza forte, un compito ineludibile di ogni amministrazione comunale, l'essere sentinella del territorio, impedire quella che pur si presenta come ineluttabilità: il suo impoverimento con la perdita definitiva di maestranze e risorse.

Ultimo aggiornamento Martedì 03 Settembre 2013 23:26
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
[v.in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

images


Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

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