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IL TORMENTO DI SCIASCIA PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Lunedì 28 Marzo 2011 17:08

IL TORMENTO DI VIVERE

IN UN PAESE

DOPPIAMENTE INGIUSTO

 

Intervista di Carlo Vulpio

a Matteo Collura

________________

 

[intervista esclusiva a Sudcritica n. 120 del 1997]

Se persino dal Sud più arretrato e dimenticato è venuto fuori un Leonardo Sciascia, vuol dire che esiste la possibilità di non morire nella marginalità. [...] Se aveva qualcosa da dire, non si poneva il problema delle polemiche che le sue parole potevano scatenare. In un Paese nel quale gli intellettuali mediano, facendo quel che già fanno i politici, Sciascia afferma che la verità va rivelata e fa dell’insegnamento di Montaigne quasi una religione

 

 

Ho conosciuto Matteo Collura nella primavera del 1990, nella redazione Cultura del “Corriere della Sera”, dove mi chiamò Raffaele Fiengo. Ero appena entrato nel “tempio” del giornalismo italiano, non dovevo dimenticarmene nemmeno per un attimo, pensai. Ma per fortuna capitò che me ne dimenticassi spesso e questo mi aiutò a conoscere meglio e ad apprezzare di più le persone con cui avevo a che fare. Matteo Collura, per esempio, fino ad allora era per me “il più giovane autore italiano ad aver pubblicato un libro nella prestigiosa collana ‘I Coralli’ della Einaudi”. Il suo Associazione indigenti, scelto personalmente da Italo Calvino, era infatti uscito nel 1979, quando Matteo aveva 34 anni. Una grande cosa. Destinata tuttavia a rimanere senza respiro, se un giorno d’agosto in redazione Matteo non si fosse esibito in una straordinaria imitazione di Adriano Celentano, cantando “Una carezza in un pugno”. Non so dire perché, ma fu in quel momento che decisi di seguire sempre con grande attenzione ogni riflessione che a Matteo Collura capitava di fare su Leonardo Sciascia, uno scrittore che mi ha formato e fatto crescere. E ora che Matteo ha scritto Il maestro di Regalpetra. Vita di Leonardo Sciascia (Longanesi, pagine 391, lire 32.000), intervistarlo per “Sudcritica” è motivo di doppia soddisfazione. [c.v.]

 

SUDCRITICA - Com’è possibile, ti chiedi nel tuo libro, che da un paese come Racalmuto (Rahalmut, in arabo: casale distrutto) possa venir fuori uno Sciascia? Un interrogativo retorico, mi pare... 

 

Sì, per dire che non esistono luoghi privilegiati. Perché se persino dal Sud più arretrato e dimenticato è venuto fuori un Leonardo Sciascia, vuol dire che esiste la possibilità di non morire nella marginalità. Mi piacerebbe sapere che questa biografia di Sciascia, in mano a uno studente, diventi una speranza, uno sprone, la fine di un alibi. La lontananza dai centri editoriali e culturali, la perifericità del Sud, non possono più essere accampate come giustificazione per lasciarsi andare. Al contrario, vanno utilizzate come stimolo per fare e fare bene.

 

Sciascia, scrivi tu, non si lascia vincere dall’ambiente in cui va crescendo. I libri lo salvano.  

 

E’ stato proprio così, e non solo per lui, credo. I libri come corda di salvataggio, la zattera per non naufragare. Sciascia aveva letto Manzoni e i francesi quando era ancora un ragazzino. Adulto, riuscirà a coniugare la razionalità degli illuministi francesi con la passionalità dello scrittore mediterraneo. E poiché non si porrà mai l’obiettivo del guadagno - cosa che in Italia hanno fatto solo in due, Sciascia e Pasolini - come scrittore raggiungerà un vero e proprio stato di grazia.

 

Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Vitaliano Brancati. Che cosa accomuna Sciascia a ciascuno dei tre?

 

Sciascia e Pasolini parlano la stessa lingua eretica e sostengono che l’intellettuale ha il dovere di essere sempre “contro” il potere. Con Calvino, c’è in comune l’idea della scrittura come strumento di riscatto. Con Bran­cati, invece, la scrittura come di­sin­canto, il sorriso amaro di fronte alla drammaticità della situazione siciliana. Ma non dimentichiamo Luigi Pirandello, per Sciascia una “scoperta” eccezionale, tanto da fargli dire che “le situazioni pirandelliane esistono già in natura”.

 

Ma è Alessandro Manzoni il vero punto di riferimento di Sciascia...

 

Non c’è dubbio. Manzoni è per Sciascia la letteratura come imperativo categorico, la scrittura come azione morale, concepibile solo se volta al miglioramento degli uomini. Vorrei ricordare qui il giudizio di Sciascia su I promessi sposi: “Contengono già - diceva - tutto quanto noi conosciamo: la mafia, le Brigate rosse, l’ingiustizia, l’emigrazione”. Verissimo. Dal doppio­giochismo al trasformismo, ne I promessi sposi ci sono i tratti tipici del nostro carattere nazionale. E il vero personaggio italiano è don Abbondio.

 

Si è mai defilato, Sciascia?

 

Mai. E se aveva qualcosa da dire, non si poneva il problema delle polemiche che le sue parole potevano scatenare. In un Paese nel quale gli intellettuali mediano, facendo quel che già fanno i politici, Sciascia afferma che la verità va rivelata e fa dell’insegnamento di Montaigne quasi una religione. E manterrà questo atteggiamento anche quando avrà raggiunto il successo. Ovvio che da questa scelta, a forte carica etica e opposta a quella dei professionisti della politica, siano poi scaturite polemiche roventi, alcune delle quali hanno fatto epoca. Contro le due “chiese” - Dc e Pci -, per Sciascia traditrici degli ideali che dovevano caratterizzarle. Contro i “cretini di sinistra” che affossavano la creatività e la libertà di pensiero propria della sinistra. Contro gli ipocriti che reagirono scandalizzati quando Sciascia affermò di essere “né con questo Stato né con le Br”. Contro i carrieristi che sventolano le bandiere dell’antimafia. Ma, appunto, sventolano solo le bandiere.

 

“Tutto legato, per me, al problema della giustizia”, ha scritto Sciascia. La giustizia è stata per lui un’ossessione?

 

Di più, quasi una forma di nevrosi, che gli faceva ripetere spesso di essere nato “in un Paese doppiamente ingiusto”. Nel quale, all’ingiustizia di stato sociale, si aggiungeva quella prodotta dalla Giustizia. Credo di non sbagliare se dico che tutti i suoi libri possono essere considerati un solo grande libro sulla giustizia. Per Sciascia, l’amministrazione della giustizia è un fatto determinante per la vita degli uomini. “Certe cose a un uomo non dovrebbero accadere”, si legge ne L’idiota di Dostoievskij. Ecco, è da lì che parte Sciascia per le sue riflessioni sulla giustizia. Fino a battersi, tanto per citare due casi clamorosi, per l’innocenza di Enzo Tortora e di Adriano Sofri.

 

Abbiamo detto dei libri, ma anche il cinema ebbe una grande influenza nella formazione di Sciascia.

 

Forse incise più il cinema dei libri. Sciascia era un divoratore di film. Del resto, quando era giovane lui, il cinema era l’unica vera finestra sul mondo. Ma come spesso capita agli intellettuali, dopo un po’ tornò di nuovo ad amare di più i libri. Ma poco prima di morire, per un film ha pianto come un bambino. Accadde che Giuseppe Tornatore mi telefonò e mi disse che avrebbe avuto piacere se Sciascia avesse visto il suo film “Nuovo cinema Paradiso”, che allora non aveva ancora vinto l’Oscar. Organizzammo apposta per lui una proiezione: c’ero io, mia moglie, Domenico Porzio, Ferdinando Scianna e Tornatore. Alla fine, anche per colpa della malattia che aveva indebolito le sue difese di fronte alle emozioni, Sciascia pianse a dirotto. Quel film lo aveva riportato alla sua infanzia, “era la sua infanzia”.

 

Per conoscere un autore, si dice, a volte basta leggere uno solo dei suoi libri. Nel caso di Sciascia, quali sono i primi tre libri che dovrebbe leggere chi di Sciascia sa poco o nulla?

 

E’ difficile rispondere, ma ci provo. Nell’ordine: Morte dell’inquisitore, Alfabeto pirandelliano, A ciascuno il suo.

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento Sabato 02 Aprile 2011 17:03
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
[v.in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
______________

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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

images


Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

____________________

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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[ Leggi tutto]

Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

_______________

[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

__________________

[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

__________________

a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

[ Leggi tutto]

Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

____________________

violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

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