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=ROM. IL POPOLO INVISIBILE= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Sabato 14 Gennaio 2012 13:13

 

romed oggi dov’è, il popolo rom?

qui dietro, nella zona industriale

conversazione di Nicola Catucci con Matteo Magnisi

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E’ ancora difficile, oggi, parlare di integrazione soprattutto quando i soggetti da accettare appartengono al popolo Rom che, come dato costante nella sua storia millenaria, incredibile a dirsi, ha quello di aver subito da sempre persecuzioni. Infatti, fin da prima del Medioevo, i Rom sono stati: o ridotti in schiavitù, o deportati, o sterminati, o appunto discriminati.

In Italia, secondo l'Opera Nomadi (e altre organizzazioni di volontariato) i Rom sarebbero tra i 120.000 e i 140.000, di cui circa 70.000 hanno la nazionalità italiana e, nonostante l'esistenza di una legge che tuteli le minoranze linguistiche (L.482/1999), in applicazione dell'art. 6 della Costituzione italiana, essi non sono riconosciuti come minoranza linguistica: sono cioè invisibili, un popolo senza diritti e, dunque, anche senza doveri.

In Puglia, vivono circa 10.000 anime invisibili e la maggior parte di loro stanzia nelle province di Bari e Foggia. A Bari vi sono due campi rom;uno  a Modugno, nella zona ASI.

A Bari si sono intrapresi da tempo percorsi di integrazione con il popolo Rom, a Modugno ancora no: il problema è del tutto ignorato, anche se presente.

Di questo ho parlato con Matteo Magnisi, referente di due importanti progetti di integrazione realizzati nel comune di Bari: il primo denominato Artizian, attraverso il quale si è riusciti a costituire una Cooperativa Sociale di tipo B Artezian, i cui soci fondatori sono n. 5 componenti della Comunità ROM del quartiere Japigia ed il secondo dal titolo Dalla strada alla scuola, rivolto all’infanzia ROM residente nell’hinterland barese.


Carissimo Matteo, è stato difficile l'approccio con la comunità Rom? Vi è stata all'inizio diffidenza e come siete intervenuti?

 

La diffidenza verso i Rom non è mai finita. Quella  che finisce è quella dei volontari e comunque di tutti coloro che per vari motivi, scelgono di incontrali, di avere un approccio, di iniziare insomma un minimo di dialogo.

Ed è proprio questa scelta iniziale che è difficile, per tutto ciò che di negativo ci portiamo dentro, culturalmente,  verso quella che potremmo definire una categoria umana, un popolo da sempre mortificato.

Per quanto riguarda il personale approccio alla vicenda Rom, posso  dire che per me non è stato facile, nonostante avessi già esperienze di volontariato ed una predisposizione di impegno nell'area del disagio, risalente a oltre 10 anni fa, in un momento in cui la parola d'ordine dell'amministrazione comunale di Bari era: "Sgombero!".

Mi riferisco al primo insediamento di una comunità Rom di origine rumena sviluppatosi nel 1999 in un terreno privato al quartiere Japigia. Intervenni nel 2000, in una situazione molto difficile, allora ero consigliere comunale e su una posizione nettamente contraria agli sgomberi.

Non ero solo in quella circostanza; un esiguo gruppo di giovanissimi volontari (tra i quali Giuliana Martiradonna e Gianni Macina) già se ne occupava da oltre un anno, con grande slancio umano ed in particolare sul versante dell'avvio alla scolarizzazione.

Il lavoro iniziale è stato quello di sensibilizzare la comunità dei cittadini residenti nella zona a prendere consapevolezza di una situazione che interessava una comunità rom composta maggiormente da bambini. Il tentativo fu quello di mettere sul piatto della bilancia, in presenza dell'intolleranza di un folto gruppo nutrito di cittadini,  quello che di buono era stato fatto per l'integrazione di tali soggetti, anche con il supporto di una parrocchia del quartiere (La Resurrezione) e di una scuola elementare (Don Orione), la prima in realtà ad occuparsene. L'apporto, poi, di un movimento per i diritti umani (Forum dei diritti) fu fondamentale per il lavoro di sensibilizzazione pubblica.

Quali obiettivi sono stati raggiunti e con quali mezzi?

Il lavoro dei volontari incominciò ad intersecarsi con quello che a fatica, in una posizione di contrapposizione politica con il Sindaco di allora (Di Cagno Abbrescia), riuscivo a portare avanti nel ruolo di consigliere comunale. Si lavorava fianco a fianco con i volontari e la stessa comunità Rom, arrivando ad avviare la prima interlocuzione istituzionale, che si rivelò subito molto  difficile, tanto da sfociare in  sgomberi violenti delle forze dell'ordine su scelta politica del suddetto Sindaco.

I primi obiettivi raggiunti dalla scolarizzazione, dalla sensibilizzazione del quartiere e dalle mantenute promesse  dal parroco della Resurrezione che riuscì a reperire un’altra area e alcuni prefabbricati, lasciarono il posto alla disgregazione totale della comunità che dopo un vagare in altri luoghi della città, fu presa in carico da una Chiesa della provincia e ospitata fuori dalla città fino al 2004.

Ma tutto il lavoro fatto fino a quel momento non andò distrutto. Infatti, nel 2004, dopo una dura battaglia politica in consiglio comunale, alla prima previsione di bilancio, il comune di Bari deliberò in favore della creazione di un'area attrezzata da affidare finalmente a quella comunità che nel frattempo era tornata nel campo di Japigia.

Nel 2005, poi, dopo un serrato confronto tra noi volontari e la nuova amministrazione targata Emiliano, fu affidata, per  la prima volta nella storia della città di Bari, un'area di proprietà comunale allocata nella estrema periferia di Japigia.

Nasce, quindi, nel 2005 a Bari, nel quartiere Japigia,  il primo villaggio Rom con un'area attrezzata (acqua, luce e bagni), seppur con la presenza di fatiscenti baracche…; meglio di niente!

Nel 2008, infine, proprio in questo villaggio, dopo un'altra complessa  fase programmatica e formativa seguita personalmente in qualità di volontario all' interno della Cooperativa Sociale Occupazione e Solidarietà di Bari, nasce la prima cooperativa di lavoro Artezian" Un progetto questo  che ha visto il coinvolgimento in prima persona di tutta la comunità Rom e che si è avvalso del finanziamento della Regione Puglia nell'ambito dei fondi  Por 2000-2006. Oggi l'impresa gestita dagli abitanti del campo, si scontra ancora con i problemi di diffidenza e difficoltà di ingresso nel mercato.

Il clima di intolleranza verso i Rom, a causa delle politiche nazionali ed europee non è ancora cessato.

Dimostrato che è possibile lavorare sull'integrazione in questo territorio... nonostante le grandi difficoltà, è pensabile lo sviluppo di nuovi metodi che portino alla riappacificazione tra esseri umani di diversa etnia?

Si, è  possibile ancora lavorare sull'integrazione sul nostro territorio.

Un'integrazione che noi volontari vorremmo tanto chiamare: interazione. Oggi, gli insediamenti Rom sul territorio barese, si sono moltiplicati  e nella maggior parte dei casi si tratta di insediamenti su aree non autorizzate dai comuni interessati. Per dirne una: nell'area Asi Bari-Modugno, c'è una comunità Rom bosniaca con presenza di minori, che vive in condizioni ancora molto precarie, in edifici fatiscenti e sempre sotto la mannaia di spostamenti continui. Si sono attivate nel frattempo altre energie volontarie a sostegno di questa comunità Rom ma dal Comune di Modugno solo silenzio. Ignorano il problema.

Negli anni, si son fatti sforzi per cercare di abbattere gli stereotipi, i pregiudizi: sottolineo  quelli prodotti in ambito scolastico dai volontari dell'Associazione Vox Popoli per il recupero del ritardo didattico dei bambini Rom all'interno del  Circolo didattico Japigia 1; sul piano interculturale, molto importante è l'esperienza didattico – formativa dell'Ins. Corsina Depalo rivolta ad alunni, genitori ed insegnanti, realizzata dal Primo Circolo Didattico S.Giovanni Bosco di Giovinazzo e socializzata dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bari.

Da citare sono gli interventi formativi presso il Bianchi Dottula di Bari  e l'interesse suscitato nei confronti delle comunità Rom da alcuni gruppi scout dell'Agesci di Giovinazzo. Certo, possiamo considerarle esperienze non esaustive, ma esse sono molto  importanti e senza dubbio sono il  frutto delle connessioni realizzate tra le comunità rom, il mondo del volontariato, della Scuola e di altre agenzie educative.

Sul piano della comunicazione locale, un forte contributo alla conoscenza  delle problematiche rom, scevra da impostazioni razziste,  lo si deve alla competenza e obiettività di alcuni giornalisti primo fra tutti, Gianluigi De Vito.

La riappacificazione  tra gli esseri umani, in particolare, con il popolo Rom, è questione culturale!

Le Istituzioni in primis, dovrebbero fare uno sforzo in più, oltrepassare la soglia della cultura pubblica nei confronti delle diversità: non è possibile trattare l’argomento solo in termini di ordine pubblico, di sicurezza. Bisogna credere di più nella progettazione, nella possibilità concreta di realizzare coesistenza e convivenza in una società multiculturale al di là dei colori e delle appartenenze politiche.

Le Amministrazioni Locali, quindi, possono agire sull'integrazione delle varie etnie presenti nei territori. Secondo te, lo stanno facendo? Potrebbe essere proprio l’integrazione, un valore aggiunto in questo momento di crisi? 

Le Amministrazioni locali, avendone la responsabilità pubblica, oltre che morale, non solo possono, ma sono nelle condizioni di dover agire sul piano dell'integrazione sociale delle diverse etnie presenti sul territorio a partire dalle comunità Rom, che al di là dei flussi di entrata e di uscita dal nostro territorio, possono in molti casi considerarsi ormai stanziali… la loro opera fino ad oggi non è stata entusiasmante….diciamo così….

Il valore aggiunto è sia di ordine etico, che culturale dal momento che, alle future generazioni, non possiamo più far ereditare pregiudizi, intolleranze e chiusure mentali.

Il lavoro in favore dell'integrazione delle etnie ha, a mio avviso, bisogno anche di alleanze forti  e di lavoro comune sul piano interistituzionale.

La consapevolezza della presenza sociale delle etnie, non può più rimanere un prerogativa esclusiva del volontariato, laddove presente, ma deve diventare lavoro ordinario delle istituzioni.

Il ritorno a tale impegno, non è solo nella riappacificazione sociale degli essere umani: il valore aggiunto può essere stimato anche  e soprattutto sul piano economico, per la preziosità di innovazione culturale che le diverse etnie portano con loro. 

 

Ringraziando Matteo Magnisi per tutto, mi domando: “quando la battaglia morale, culturale contro tutte le discriminazioni potrà essere vinta dall’uomo? Quando il pregiudizio avrà mai fine?

Ho preso ad esempio il popolo Rom ma lo stesso discorso vale, oggi, per tutti i diversi da noi.

Da cittadino del mondo, mi duole e mi fa incazzare il fatto che, per la maggior parte di noi uomini, ancora oggi, il rimanere stretti nelle proprie individualità appaghi le coscienze, facendo sentire, tale umanità, sicura all’interno di quei tanti piccoli confini difesi dall’odio e dall’ingordigia di quel senso di onnipotenza che le loro coscienze rimandano alle loro miserabili esistenze.

Da persona alla pari dell’altro, mi addolora, infine, il dover constatare ed affermare il fallimento di tutte le filosofie e le religioni inneggianti la pace e la fratellanza ed i principi di umanità, di uguaglianza e di libertà tanto proclamati e difesi strenuamente nel passato, visto che, ancora oggi, la realtà ci dice che uomini di nazionalità diversa dalla nostra come il popolo Rom, dopo 5 secoli, continuano a subire ancora vere e proprie persecuzioni.

Sono davvero senza parole…

Ultimo aggiornamento Mercoledì 18 Gennaio 2012 12:07
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

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Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

francesca4


Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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[ Leggi tutto]

Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

_______________

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

[ Leggi tutto]

Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
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