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=PER UNA RIVOLUZIONE ANTROPOLOGICA NELLA SCUOLA= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Venerdì 15 Giugno 2012 12:01

scuolaLa politica della quantità

che impoverisce la scuola

 

di Elena Fabrizio e Carla Fabiani

__________________________________

 

Il tema della scuola, in tempo di crisi, viene affrontato per lo più da un punto di vista quantitativo: quante risorse disponibili spese e da spendere in previsione. Quanti tagli. Quanti esuberi fra gli insegnanti. Quanti precari da immettere in ruolo. Quanti pensionamenti. Consapevoli che queste politiche delle quantità rientrano in una più generale attività dei governi finalizzata a comprimere i costi dello Stato sociale, in estremo spregio, da destra e da sinistra, del fondamentale diritto all’istruzione, denunciamo in che misura esse vadano invece a incidere sulla qualità della didattica.

 

Noi vogliamo, infatti, parlare di qualità. E precisamente della qualità dell’insegnamento-apprendimento così come si presenta nell’ambito della scuola pubblica superiore e nei licei in particolare.

Il livello di preparazione dei docenti si è notevolmente abbassato negli ultimi dieci anni  per ragioni che riguardano innanzitutto il diploma universitario cosiddetto 3+2, che ha fortemente dequalificato la formazione globale dello studente,  il sistema delle abilitazione SSIS, ma anche perché spesso, con il cosiddetto passaggio di ruolo o di cattedra, insegnanti, che per anni si sono dedicati a una disciplina, passano improvvisamente ad insegnarne un’altra. Non ultima per gravità è mancanza di seri corsi di aggiornamento in itinere, improntati sia alla sperimentazione didattica sia all’approfondimento disciplinare. Al di là delle responsabilità dei singoli docenti, la qualità dell’insegnamento si realizza oggi, con la riforma Gelmini, in classi pollaio nelle quali risulta impossibile, da parte del docente, dedicarsi all’approfondimento dei contenuti disciplinari e a un apprendimento differenziato, finalizzato al recupero degli alunni più deboli.

Il rischio di un ulteriore calo della formazione viene poi da una politica scolastica che si vede costretta a gonfiare i voti finali degli alunni per non creare esuberi fra il corpo docente. Perdi alunni, perdi cattedre, perdi insegnamenti; e il merito non ha più ragion d’essere. Più in generale, il corpo docente è legato mani e piedi a una vita scolastica organizzata sempre più verticisticamente,  fatta di carte e cartacce burocratico-amministrative nelle quali il confronto dialogico docente-studente e docente-docente tramonta miseramente.

La didattica sperimentale, laboratoriale, creativa e non-manualistica è di fatto impedita da un sistema tutto teso a premiare competenze-conoscenze-abilità, cioè parametri oggettivo-quantitativi valutati con il sistema dei quiz. Quello che conta sono le tabelle da compilare a fine anno con i relativi crediti-debiti. Non conta cioè come effettivamente quel corso di studi sia stato condotto. Il processo e la qualità scompaiono nel risultato finale.

La diffusione e l’imporsi - fuori della scuola beninteso - delle nuove tecnologie informatiche ha determinato un salto antropologico che, in termini cognitivi, determina la sostituzione da parte del computer della capacità tutta umana di memorizzare, calcolare, leggere, creare, comunicare, pensare. Tutto ciò porta con sé l’abbassamento del livello minimo di attenzione prestato dagli studenti a una lezione di media difficoltà: la difficoltà che manifestano nel leggere e capire allo stesso tempo - parliamo di ragazzi quasi maggiorenni - oltre che, evidentemente, la difficoltà che mostrano nella scrittura  - non sanno dove mettere la virgola, il punto, ecc. - e nell’articolazione concettuale dei diversi contenuti disciplinari.

Ciò che ancora di più risulta depresso e impedito, da tutto quanto detto sopra, è l’obiettivo “minimo” che una scuola pubblica dovrebbe raggiungere: l’acquisizione da  parte dello studente di un metodo di studio autonomo, originale, proprio.

I docenti che vivono questa crisi dell’istruzione sono indotti dalle condizioni oggettive nelle quali lavorano ogni giorno a elaborare alternative più razionali, più giuste, più funzionali di quelle che una classe dirigente politica, troppo incurante del valore-scuola, ha fino ad oggi imposto.

Ne segnaliamo di seguito solo quelle essenziali.

1) Sulla formazione dei docenti. Il concorso pubblico, opportunamente rivisto, è sempre meglio del corso a pagamento. Dopo la laurea chi voglia insegnare dovrebbe intraprendere un breve percorso formativo di tipo universitario (gratuito), nel quale acquisire i fondamentali strumenti della ricerca che gli consentano di imparare ad aggiornare autonomamente il proprio sapere.

2) Sulla scelta della scuola. Bisognerebbe riqualificare le scuole tecnico-professionali e indirizzare sin da subito gli alunni che si iscrivono nei licei, ma che non sono portati per lo studio liceale, verso queste scuole; i ragazzi dovrebbero essere sottoposti subito a test selettivi, magari prima di iscriversi.

3) Sulle classi. Non dovrebbero essere composte da più di 15-18 studenti, così da seguirli tutti, proporre apprendimenti e saperi differenziati, elaborare percorsi disciplinari.

4) Sulla valutazione. Eliminazione del sistema interrogazione/voto, la valutazione in itinere è miope perché finalizzata al particolare momento del sapere e non all'intero processo. Solo la valutazione finale su tutto il programma. È più importante esercitare il dialogo ogni giorno, improntando una didattica altamente collaborativa tra docenti e alunni.

5) Sui corsi di recupero. Eliminazione dei corsi di recupero, la percentuale di quelli che recuperano è molto bassa. La scuola è diventata la sede per eccellenza del recupero, è il luogo dove si recupera e dunque si è sempre in affanno; ma con il recupero non si impara, almeno finché l’obiettivo del recupero rimane il voto.

6) Sul sistema competenze/conoscenze/abilità. Abolire questo sistema e sostituirlo con l’obiettivo di un metodo di studio autonomo, in cui il ragazzo impari a imparare.

7) Spazi e tempi della scuola. Far stare gli alunni più tempo a scuola, iniziare le lezioni non prima delle 9:00, con lezioni, per es., di 60 minuti e pause di 15 tra una lezione e l’altra; farli convivere nella scuola, farli studiare a scuola, attrezzare la scuola di biblioteche e videoteche, palestre, campi di calcio, di tennis, giardini, alberi, fiori, orti botanici, cucine.

8) Sull’eguaglianza di opportunità. Per soddisfarla oggi si è affermata la logica del merito, più meriti più opportunità. Noi crediamo che incentivare il merito dovrebbe significare offrire anche “a chi non merita” (alunni poco volenterosi o cognitivamente più deboli) altre opportunità e stimoli culturali. A tal fine occorre incentivare il pensiero divergente, non condannando gli alunni deboli alla loro debolezza, ma offrendo loro stimoli culturali con i quali riprendersi dalla loro apatia. Invece la scuola crede oggi di soddisfare questo diritto all'opportunità regalando il sei.

9) Sulla dirigenza. I dirigenti scolastici dovrebbero limitarsi a gestire le risorse economiche della scuola, e cioè preoccuparsi di manutenere i locali della scuola (in termini di ordine, decoro, pulizia, bellezza); di creare un clima cordiale tra i docenti; di intervenire il meno possibile nella valutazione e nell’autonomia didattica, ma molto di più sui fenomeni di assenteismo e lassismo; dovrebbero essere più professionali e meno protettivi con gli alunni, che già godono dell’eccessiva protezione dei genitori

10) Sui genitori. Ai genitori non deve essere permesso di scegliere le sezioni, di entrare nel merito di valutazioni e comportamenti dei docenti, di far pesare la propria condizione sociale (a cui spesso, insieme ai figli, si appellano per presumere di avere diritto ad una scuola più qualificata). A tal fine occorre scrivere un codice di comportamento anche per i genitori.

Questo progetto per la scuola, che noi consideriamo minimo per il suo riscatto, ha bisogno di una nuova rivoluzione antropologica che sproni la classe politica a dirottare le risorse economiche nella risorsa scuola. Ma finché le riforme scolastiche le fanno i politici, che per lo più mandano i loro figli nelle scuole private, noi, che di privato abbiamo solo i libri sui quali ci formiamo per il pubblico, siamo destinati alla sola amara denuncia.

(Docenti scuola media superiore di II grado)

Ultimo aggiornamento Venerdì 15 Giugno 2012 12:17
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

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Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

keynes-main-photo


Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

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Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

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