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=LA VICENDA DEI MARO' ITALIANI IN INDIA= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Martedì 12 Marzo 2013 23:35

LE RAGIONI DEL DIRITTO E LE PRETESE DELLA POLITICA

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Non sembrano rinvenirsi nel diritto internazionale convenzionale, in tema di pirateria,

solide argomentazioni per vincere la partita innanzi alla Corte Suprema Indiana

 

di Orlando Villoni

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I fatti

 

Dal 19.2.13 due fanti di marina (marò) del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, già imbarcati sul mercantile battente bandiera italiana Enrica Lexie in funzione anti-pirateria, sono (attualmente) liberi su cauzione in India, in attesa del processo a loro carico che verrà celebrato da un tribunale creato ad hoc per decisione della Corte Suprema indiana.

I militari sono accusati dell’omicidio, avvenuto il 15.2.12, di due pescatori indiani (Ajesk Binki e Selestian Valentine) imbarcati su di un peschereccio avvicinatosi alla Enrica Lexie e scambiato per nave pirata e per questo fatto segno di diversi colpi d’arma da fuoco.

Dopo l’incidente, la Enrica Lexie si era diretta verso il porto di Kochi, nello Stato del Kerala, su richiesta espressa delle autorità indiane e secondo le disposizioni impartite dall’armatore al comandante. Una volta a terra, le indagini demandate ad una squadra investigativa speciale (Special Investigation Team) e sostanzialmente consistenti nell’espletamento di una perizia balistica, avrebbero stabilito che sono state le armi dei fucilieri a sparare ed a provocare la morte dei pescatori.

Il dossier d’accusa contiene anche la localizzazione del luogo dell’incidente: secondo gli inquirenti, l’incidente sarebbe avvenuto a 20,5 miglia al largo delle coste indiane, entro il limite di 22 miglia fissato dall’India per l’estensione delle proprie acque territoriali.

Il Tribunale di Kollam, competente per territorio, ha disposto la custodia preventiva per i due militari nella guest house di uno speciale corpo di polizia.

Successivamente il Governo italiano ha convenuto con i familiari delle vittime la corresponsione di in via stragiudiziale della somma di 146.000,00 Euro, ma la Corte Suprema dello Stato del Kerala ha stigmatizzato l’accordo, arrivandone a bloccare il versamento.

 

Il giorno 23.4.12 ha segnato un punto a favore delle tesi italiane.

La Corte Suprema dell’Unione Indiana di New Delhi ha accolto il ricorso presentato dall’Italia per l’incostituzionalità della detenzione dei marò, chiedendo al governo federale ed a quello statale del Kerala di presentare una memoria. Il ricorso alla Corte Suprema era stato una delle prime mosse del Governo italiano sul caso dei fucilieri, sottolineandosi con esso l’incostituzionalità della custodia cautelare in carcere per violazione del principio dell’immunità sovrana e degli articoli 14 e 21 della Costituzione indiana. La Corte Suprema ha così riconosciuto come valide le argomentazioni del legale dei marò che ha evidenziato l’incompetenza dello Stato del Kerala a giudicare una disputa tra due Stati sovrani, riguardante per di più due militari.

Il resto è cronaca, recente e anche recentissima. Nel mese di dicembre dell’anno scorso, i marò hanno ottenuto un permesso per trascorre le festività natalizie in patria, accolti con tutti gli onori dalle autorità civili e militari italiane; tenendo fede all’impegno preso con le autorità indiane, hanno però fatto ritorno in India in attesa del processo. I familiari delle vittime hanno accettato la somma corrisposta dal Governo italiano ex gratia (come dichiarato dal Ministro degli Esteri, Terzi), precisando che il ritiro delle denunzie vale solo agli effetti civili, senza interferenza alcuna con il processo penale in corso. La Corte Suprema indiana ha poi accordato ai militari italiani un nuovo permesso per rientrare in patria ed esercitare il diritto di voto nella trascorsa tornata elettorale; intanto i due avevano da tempo lasciato Fort Kochi in Kerala, trasferendosi a New Dehli sotto la tutela dell’ambasciata italiana. In queste ore, la Farnesina ha comunicato che i militari italiani non sarebbero tornati in India, scaduto il permesso "elettorale", scatenando le vibranti proteste del governo indiano, che ha convocato l'ambasciatore italiano a New Delhi.

Il diritto

 

L’imputazione formulata dall’autorità giudiziaria dello Stato del Kerala contempla quattro titoli di reato per cui i due marò debbono essere processati ai sensi del codice penale indiano: art. 302, omicidio; art. 307, tentato omicidio; art. 427, azioni che hanno comportato danni; art. 34, associazione a delinquere. Il Governo italiano ha, invece, fin da subito puntato le sue carte sulla tesi dell’immunità, derivante dallo status di militari di uno Stato sovrano proprio dei due imputati, qualificando espressamente la loro condotta come modalità di esercizio di una delle prerogative tipiche degli Stati sovrani quale l’impiego della forza per contrastare e/o reprimere la commissione di un reato.

La Corte Suprema indiana sembra avere accolto l’impostazione difensiva, ma il pragmatismo è tipico dei sistemi giudiziari d’impronta anglosassone come quello indiano e l’esito definitivo del processo non pare affatto scontato.

Quel che è noto è che la difesa dei marò ha già eccepito il difetto di giurisdizione delle corti indiane, verosimilmente anche per avere essi agito in acque internazionali (la pretesa indiana di estensione delle proprie acque territoriali per una fascia di 22 miglia non trova, infatti, fondamento nella Convenzione ONU sul Diritto del Mare di Montego Bay del 1982 che stabilisce che ogni Stato è libero di stabilire l'ampiezza delle proprie acque territoriali, fino ad una ampiezza massima di 12 miglia marine, misurate a partire dalla cd. linea di base, art. 3) e sostenuto la tesi della competenza del giudice nazionale per avere i militari operato a bordo di nave mercantile battente bandiera italiana, considerata a tutti gli effetti territorio nazionale dall’art. 4 co.2 del nostro codice penale, ove non soggetta, in base al diritto internazionale, ad una legge territoriale straniera.

Non è noto, invece, se sia stata sostenuta la tesi che la condotta dei marò doveva ritenersi legittima, avendo essi erroneamente ma scusabilmente ritenuto di compiere un atto di repressione della pirateria, come tale autorizzato dal diritto internazionale convenzionale.

La presenza di militari a bordo di navi mercantili italiane in funzione di contrasto alla pirateria è dovuta, infatti, al D.L. n.107/11 convertito con modificazioni nella legge n. 130/11 in tema di finanziamento delle missioni internazionali militari all’estero. Ai sensi dell’art. 5 di tale previsione normativa è prevista la possibilità di imbarcare sulle navi mercantili italiane, previa intesa con l’armatore ed a sue spese, i cd. NMP - Nuclei Militari di Protezione della Marina, abilitati ad avvalersi anche di personale delle altre Forze Armate, provvisti del relativo armamento personale. Al comandante di ciascun nucleo e al personale da lui dipendente sono rispettivamente attribuite le funzioni di ufficiale e di agenti di polizia giudiziaria riguardo ai reati di cui agli articoli 1135 e 1136 del codice della navigazione (pirateria) e a quelli a questi connessi ai sensi dell’art. 12 del codice di procedura penale.

Nel caso, invece, non siano previsti i NMP, è contemplata la possibilità di istituire servizi di vigilanza privata, mediante l’impiego di particolari guardie giurate armate, a protezione delle merci e dei valori sulle navi mercantili e sulle navi da pesca battenti bandiera italiana negli spazi marittimi internazionali a rischio di pirateria.

 

Dall’insieme dei rinvii che il testo normativo fa ad altre disposizioni speciali (art. 5 commi da 2 a 6 del D.L. n. 209/08 convertito nella legge n. 12/09 e successive modifiche in riferimento alle navi e alle aree in cui si svolgono i servizi di cui ai commi 1 e 4), si coglie il chiaro intento del legislatore di voler affidare il contrasto della pirateria (anche) ai citati nuclei di militari imbarcati sulle navi mercantili, limitando invece alla mera difesa delle navi e del relativo carico le facoltà riconosciute alle guardie giurate.

Il tenore delle norme ora indicate comporta, però, l’insorgere di un problema giuridico di non poca rilevanza. L’attribuzione ai militari componenti degli NMP della qualifica di agenti o ufficiali di polizia giudiziaria, come tali abilitati a perseguire in alto mare i reati di pirateria previsti dal nostro codice della navigazione si pone in chiaro contrasto con la normativa internazionale convenzionale vigente.

Secondo, infatti, la citata Convenzione di Montego Bay del 1982 attualmente in vigore, sono abilitati a catturare le navi pirata soltanto navi o aeromobili da guerra o altre navi o aerei chiaramente contrassegnati e identificabili come appartenenti ad un servizio governativo o autorizzati a tale scopo (art. 107 Conv., Ships and aircraft which are entitled to seize on account of piracy). In maniera simmetrica, il cd. diritto di visita, quello cioè d’ispezionare un natante sospetto di pirateria è attribuito, nei casi considerati, alle navi da guerra (par. 1) agli aerei militari (par. 4) ed a quelle navi e a quegli aerei chiaramente contrassegnati e identificabili come appartenenti ad un servizio governativo (par. 5) (art. 110 Conv., Right of visit).

Ciò evidentemente non può dirsi di navi mercantili normalmente viaggianti per scopi e finalità commerciali, ancorché aventi a bordo personale militare inquadrato nei citati nuclei di protezione ed il contrasto latente è emerso in maniera invece palese, quando - come ricordato - il comandante della Enrica Lexie si è diretto nel porto di Kochi, aderendo alle sollecitazioni dell’armatore e delle autorità indiane, ma disattendendo le pressioni di segno contrario dell’autorità militare italiana.

Quanto esposto implica che non sembrano rinvenirsi nel diritto internazionale convenzionale in tema di pirateria solide argomentazioni per vincere la partita davanti alla Corte Suprema indiana, residuando al più la tesi, invero debole, che il contrasto del fenomeno affidato ai citati NMP non prevede né la cattura di navi pirata né il diritto di visita.

La tesi dell’immunità sovrana ha, invece, una valenza soprattutto politica e molto influiranno sulla decisione dei giudici indiani variabili di segno diverso, al momento difficilmente apprezzabili, come la vicenda del procedimento per corruzione internazionale a favore di funzionari indiani dei vertici di Finmeccanica dimostra.

 

Resta netta l’impressione, da un lato della scarsissima ponderazione da parte del recente legislatore per le implicazioni normative, interne ed internazionali, di testi legislativi adottati quasi sempre sull’onda dell’emergenza e dall’altro - ma è una costante che ricorre in casi analoghi - che le ragioni della politica e quelle del diritto risultano difficilmente coincidenti.

13 marzo 2013
Ultimo aggiornamento Mercoledì 13 Marzo 2013 22:48
 

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==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

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=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

keynes-main-photo


Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

francesca4


Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
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