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=STRAGI DI MIGRANTI E IPOCRISIE DI STATO= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Mercoledì 16 Ottobre 2013 12:13

migranti_1Di fronte alle tragedie, le parole di commiserazione si sprecano. Ma la questione del diritto d'asilo in Italia è antica. A Bari, nel 1990, Nicola Magrone fu il primo magistrato in Italia a porre il problema, contro la “legge Martelli” che imponeva i respingimenti in mare

 

di   Francesca Di Ciaula

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La storia degli sbarchi di coloro che continuano a fuggire da paesi africani e asiatici è storia che ormai ci appartiene. Lampedusa e le coste della Sicilia sono i luoghi di approdo dei viaggi della speranza di centinaia di profughi. Piccoli scafi e gommoni - notizie recentissime - sono stati avvistati e per fortuna soccorsi anche in acque libiche. Una tragedia infinita, tanto più orribile quando ha come protagonisti bambini e donne incinte. L'ultima ennesima straziante morte del naufragio del 3 ottobre davanti alla costa della baia dei Conigli di Lampedusa, è stata quella scoperta dai sommozzatori nella stiva del barcone: il corpo di una giovane donna col suo piccolo ancora legato al cordone ombelicale. La madre che moriva e il bambino che nasceva in un mare nero. E poi corpi abbracciati, corpi a braccia aperte. Storia di vita e di morte, di speranza e di negazione della vita.

Questo per dire che esiste una questione di rilievo internazionale, imbastita su accordi diplomatici e leggi di Stato, che è fatta sostanzialmente di materia umana e un carico spaventoso di morte, questione di sopravvivenza e disperata ricerca di condizioni semplicemente umane di vita, che ad ogni sbarco soccombe contro il muro del linguaggio burocratico e politico, le ipocrisie dei governanti di turno, le loro parole impudiche davanti a tali tragedie. Fresca di stampa la proposta del vicepremier Alfano di un premio Nobel a Lampedusa, osceno atto ipocrita da parte di esponente di rilievo di un governo, che ha regolamentato gli sbarchi con una legge, che di fatto ha previsto gravi sanzioni ai motopescherecci dell'isola coinvolti in operazioni di soccorso a chi muore in mare. Reato: favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Così davanti a questi drammi le parole si sprecano, si ripropongono le stesse identiche dichiarazioni: “Mediterraneo mare di morte, situazione intollerabile, sgomento, tristezza infinita ...”. migranti2

L'unico personaggio politico che non si è prestato all'ennesimo atto di blasfemia massmediatica è stato il ministro Kienge. In occasione della sua visita a Lampedusa, davanti a microfoni e riflettori, sollecitata sulla sua opinione in merito a questa tragedia, ha detto: «Preferisco tenermelo per me». A ribadire che esistono livelli di percezione e accoglienza di una simile tragedia che non possono restringersi al discorso politico di occasione, a sottolineare che invece il discorso politico nasce dalla comprensione di una materia complessa, soprattutto a partire dalla sua dimensione umana. Dimensione scomparsa per decenni nelle parole di esponenti di Governo, solo per emergere per forza di cose davanti ai morti affogati in mare, il loro ultimo viaggio sulle carrette del mare che uccidono, davanti ai corpi sottratti al mare davanti Lampedusa il 3 ottobre, come se esistesse una soglia limite nel numero di morti che induca ad occuparsi della questione.

Ancora una volta l'occhio si ferma solo a ciò che vediamo e già si è pronti a dimenticare altre uguali tragedie: i trecento morti nel canale di Sicilia, il 25 dicembre 1996, a seguito dello scontro fra un cargo battente bandiera libanese e una motonave, e poi la strage nel Canale d'Otranto, donne e bambini albanesi affogati in un'operazione di “respingimento di profughi” ad opera della marina Militare Italiana. Era il 28 marzo 1997, versante adriatico delle coste italiane. Ancora una volta l'operazione fu quella di rimandare indietro, fermare come strategia temporanea, precaria, arginare un problema complesso di ordine sanitario, di pubblica sicurezza, diplomatico con strumenti legislativi persino inadeguati per i tempi e i luoghi che danno origine ai fenomeni migratori.

Ci sono voluti trecento morti davanti all'isola di Lampedusa per convincere illustrissimi esponenti del Governo a cancellare una legge ignobile, sorta su colpevoli responsabilità politiche, che hanno avallato politiche criminose, quali quelle libiche di Ghedafi, nostro alleato di un tempo, e le sue disumane carceri in cui sono stati trattenuti i migranti della Terra. Eppure quella volta, a Bari nel 1990 fu diverso perché un magistrato, Nicola Magrone sostituto procuratore a Bari, si oppose all'ennesima soluzione politico-diplomatica, quella manco a dirla dei respingimenti, avallata dell'allora legge Martelli, prima legge italiana in materia di immigrazione.

repubblica3marzo90Bari, febbraio 1990. Nel recinto del porto viene fermata una motovedetta cipriota proveniente dalla Grecia. A bordo quarantotto uomini e sei donne provenienti da India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka. La nave, già fermata a Bari, era stata rimandata in Grecia, luogo di partenza di quel viaggio della speranza, ma la Grecia aveva pensato bene di impedirne lo sbarco e rimandare la nave in Italia. La soluzione comunitaria dei respingimenti imponeva alla Grecia, primo paese ad essere toccato dalla nave cipriota, lo sbarco dei cosiddetti clandestini. Una norma volutamente ignorata in prima battuta, ma che a seguito del lavoro della Farnesina, le autorità greche si decisero a rispettare. La questione sarebbe stata chiusa qui, ma a Bari il sostituto procuratore Nicola Magrone era fermamente convinto che la cosa non potesse esser risolta in quei termini, che invece fosse indispensabile avviare un'inchiesta su quella traversata di disperati, sui responsabili ed eventuali connessioni criminose. In realtà la questione dirimente, ancor oggi attualissima, era quella del diritto d'asilo, una questione che riguardava direttamente le persone provenienti dallo Sri Lanka, portatori di una domanda di asilo politico e dichiarata persecuzione nel loro paese a causa della loro etnia Tamil.

La cronaca di quei giorni registra un trasferimento, dopo un ricovero in ospedale, di parte dei cinquantotto migranti alla “Casa del profugo”, ente allora allocato in un complesso di fronte il porto di Bari. Qui gli accertamenti medici richiesti dal magistrato Magrone, avevano confermato stati di debilitazione e necessità di cure. L'azione del sostituto procuratore, che si inserì in una azione politico-diplomatica di respingimenti, fu dettata da un duplice considerazione dell'ordine pubblico e delle condizioni fisiche di quei migranti. In sintesi, procedure diplomatico-legislative furono per la prima volta messe da parte e comunque assoggettate ad un primo livello di considerazione che riguardava le persone in quanto tali, il fatto di essere state oggetto di sfruttamento da parte di eventuali organizzazioni criminali, così come le indagini predisposte andavano ad accertare. Infatti dagli interrogatori emerse che somme di denaro erano state pagate per la traversata. E fu un giudice qui per primo in Italia e nella storia infinita che dovette seguire, fatta di respingimenti e annesse irresponsabili politiche del nostro paese, che con azioni mai viste e che più non avremmo visto in questo paese dalla corta memoria, mise al centro dell'indagine non l'indifeso soggetto migrante, colpevole di reato di “clandestinità”, bensì i loro traghettatori, le organizzazioni criminali che hanno per tutti questi anni continuato a lucrare e alimentarsi sulla condizione senza diritti del migrante, qual'è stata identificata dalle vergognose leggi italiane.

La cronaca è ancora recente eppur lontana e ricordare è sempre un'operazione impegnativa per chi vive il quotidiano,migranti4 ma qui il ricordo serve a comprendere meglio i contorni propri di una questione, che è fondamentalmente questione di diritti umani. Un magistrato qui a Bari osò interporsi ad azioni diplomatiche lineari e sbrigative, che poco o nulla concedevano a considerazioni attente riguardo allo stato di rifugiato, vale a dire la distinzione tra migranti in cerca di lavoro e e migranti in cerca di asilo politico, l'analisi delle condizione di vita nei paesi, Stati nazionali oggi instabili, dai quali chi approda sulle nostre coste, è costretto a fuggire. Oggi forse anche quelli più sordi, quelli che masticano il linguaggio sterile di una politica che ha dimenticato la sua giusta finalità, forse qualcosa hanno capito: quanto illogiche, disumane e in definitiva fuori dalla storia, siano risposte di Stati nazionali, imbastite su sommarie distinzioni, procedure di riconoscimento inadeguate, quanto irrispettose dei diritti umani inalienabili di cui i migranti sono portatori.

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 16 Ottobre 2013 16:20
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
[v.in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

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Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

keynes-main-photo


Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

images


Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

francesca4


Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

[ Leggi tutto]

Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
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rivista: www.sudcritica.it

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