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=ECONOMIA. STATO 'LEGGERO' E VECCHI E NUOVI POVERI= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Mercoledì 14 Marzo 2018 09:23

altan1I molti peccati dei socialismi europei

Lo Stato e la finanza pubblica non possono essere “leggeri” in presenza di milioni di nuovi e vecchi poveri assoluti. Non può, quando la disoccupazione dei giovani (specie delle giovani donne) è del 40%; non può quando il lavoro che c’è è soltanto quello precario e i licenziamenti fioccano senza giusta causa; non può allorché gli investimenti pubblici calano di oltre il 20% all’anno lasciando interi territori, nazioni e continenti privi di interventi pubblici che accelerino l’uscita dalle crisi economiche e non lascino alla lenta e difficile ripresa spontanea dell’economia il parziale rimedio al profondo disagio sociale. Se tutto questo e tanto altro ancora non fa più parte del bagaglio politico, culturale e di lotte sociali dei socialismi europei, è in ciò che va ravvisata la crisi profonda del socialismo e la forza che lo sospinge verso l’imminente estinzione.

 

di  Mino Magrone
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Non è raro sentire commenti sulla mancanza in Europa di figure politiche carismatiche che si facciano interpreti di idee, teorie e azioni pratiche risolutive della crisi in cui versa la cultura socialista europea.
Si sono appena svolte le elezioni politiche in Italia, con esito disastroso per i partiti e i movimenti di ispirazione socialista, che vanno scomparendo in Italia come già avviene in tutta l’Europa.

 

Va detto che i capi carismatici non creano teorie politiche ed economiche; semmai ne sono interpreti più o meno fedeli hieronymous bosch - concertquando le condizioni reali della società le disvelano in tutta la loro necessità. Oggi i capi dei partiti e movimenti sono quel poco che appaiono perché poggiano la loro azione sulle sabbie mobili di analisi sociali sfasate rispetto alle coordinate vere della realtà. Appaiono così poveri anche perché la loro azione è costretta entro la rete e i vincoli legislativi di apparati normativi solo apparentemente neutrali ma sostanzialmente punitivi delle classi e dei ceti subalterni e poveri disseminati un po’ ovunque nell’Europa (è chiaro il riferimento alla rete normativa del Trattato di Maastricht, del fiscal compact, del pareggio di bilancio assurto al rango di norma costituzionale e del Jobs Act).

In Italia il Partito democratico dà la netta sensazione chi stia avviandosi verso l’estinzione. Così come pare già defunto il neonato Liberi e uguali. Resta il Movimento 5 stelle, che ha vinto le elezioni, e di cui però non è dato sapere qual è la vera carta di identità. Il suo “capo politico” afferma, con l’aria composta di un teorico politico e sociale che non avverte neppure il sospetto di essere in errore, che il movimento è postideologico, non è né di destra né di sinistra, è il movimento dei “temi” come se i temi sociali, economici e politici fossero neutrali, uguali per tutti, applicabili cioè indifferentemente ai lavoratori, anche precari, ai disoccupati, ai poveri e ai ricchi, al genere umano senza distinzione, ai proprietari terrieri e agli industriali.

grosse koalition 2013 2094605L’Europa, quella dei partiti socialisti, non sta meglio dell’Italia. Infatti, in Germania la Spd (la socialdemocrazia) di Martin Schulz con le lunghe e asfissianti esperienze di governi di Grosse Koalition paga un pesante tributo di snaturamento dei suoi connotati sull’altare di una governabilità tutta sbilanciata a favore della finta mediazione interclassista di Angela Merkel. La stessa Austria ha visto i socialisti incapaci, nell’aprile 2016, di portare al ballottaggio il loro candidato alla presidenza della Repubblica. Un caso patologico e precorritore del destino comune di tutti i socialismi europei è quello francese. Dopo l’infelice e fallimentare esperienza di Holland, la gauche transalpina è sparita. Da un lato a causa dell’azione centrista di En Marche! di Macron e dall’altro per la forza “erosiva” di Marine Le Pen, il pur glorioso partito socialista francese è scomparso. E sparisce dalla scena politica francese ed europea anche per la sua incapacità di stare saldo sulle posizioni in difesa dei ceti sfruttati dalla crisi, dei disoccupati e delle tante e nuove figure sociali prigioniere della povertà. Di un partito socialista così ben integrato nel quadro di comando dell’establishment europeo nessuno ha più bisogno.

Va sottolineato che a dare il via al processo di estinzione del socialismo europeo è stata la situazione drammatica in cui versa la Grecia. Nel 2015 si sono svolte per due volte la elezioni politiche, nel gennaio e nel settembre 2015. Tra le due votazioni si è tenuto il referendum sul cosiddetto piano di salvataggio predisposto dai creditori internazionali della Grecia. Nel frattempo, il capo del governo, Alexīs Tsipras, si dimette. Il Pasok, il partito socialista panellenico, nelle due elezioni politiche raccoglie appena il 4,68% e il 6,28% dei consensi.
Dal 1981 in poi non era mai sceso al disotto del 35% dei voti. I socialisti greci hanno vissuto momenti drammatici della Altanloro storia. Vinto il referendum proposto dalla Troika (Bce, Fmi e Commissione europea) i socialisti del Pasok si sono arresi alle minacce di fallimento dello Stato Greco, prospettato da un’Europa interessata a dare l’avvio a una nuova forma di sudditanza di tipo neocolonialista. Buona parte della Grecia oggi è in vendita ai paesi più ricchi del Pianeta (Cina compresa).

Anche il socialismo spagnolo non fa eccezione. Il Psoe era al 50% dopo la dittatura di Francisco Franco. Ora, dopo la buona prova di Zapatero, scende verso livelli di consenso che non si discostano dalla media europea. Forse l’unica eccezione nel programma europeo è quella del Portogallo. Il capo del governo è il socialista Antonio Costa che governa il paese da oltre due anni con l’appoggio dei comunisti. Tuttavia dal Portogallo non giunge una nuova voce socialista a ridare vigore e slancio all’azione riformatrice dei partiti socialisti europei.

Come si vede da questo breve e affrettato quadro del socialismo del Vecchio continente, la situazione non è per nulla incoraggiante.

A questo punto chiunque si porrebbe la domanda cruciale: ma il sistema dell’economia di mercato, del libero scambio, della globalizzazione, dello Stato “leggero” in economia e della moneta unica dell’eurozona ha prodotto la piena occupazione, la crescita senza drammatiche oscillazioni dei livelli produttivi e sociali, ha eliminato la povertà e le disuguaglianze sociali, ha provveduto a sconfiggere le rovinose crisi che ciclicamente scaricano sui lavoratori e il popolo degli esclusi il peso della depressione economica, ha provveduto alla parità di genere, protegge i bambini in generale e quelli poveri in particolare, i pazzi ancora “meritevoli” di stare reclusi, gli animali, l’ambiente, la salute, i migranti? I socialismi europei devono farsi perdonare molti peccati. Forse la loro condanna è già definitiva. Ma che almeno abbiano, l’onestà residua di dire che hanno ceduto alle irresistibili lusinghe di un sistema economico-sociale che premia il sostegno inaspettato e perciò più prezioso di chi da almeno due secoli si è battuto in difesa degli esclusi di ogni tipo.

socialismi-peccatiLo Stato e la finanza pubblica non possono essere “leggeri” (tradotto “austeri”) in presenza di milioni di nuovi e vecchi poveri assoluti. Non può, e questo i socialisti lo hanno sempre saputo fino a qualche tempo fa, quando la disoccupazione dei giovani (specie delle giovani donne) è del 40%; non può quando il lavoro che c’è è soltanto quello precario (per alcuni mesi, settimane, giorni e anche meno) e i licenziamenti fioccano senza giusta causa; non può allorché gli investimenti pubblici calano di oltre il 20% all’anno lasciando interi territori, nazioni e continenti privi di interventi pubblici che accelerino l’uscita dalle crisi economiche e non lascino alla lenta e difficile ripresa spontanea dell’economia il parziale rimedio al profondo disagio sociale. La globalizzazione, infine, non può essere quella strana cosa che consente - anche ad aziende e multinazionali che sono molto concorrenziali - di migliorare ancora di più i loro bilanci delocalizzando imprese e scaricando sulla pelle dei lavoratori espulsi dal mercato, e dei nuovi lavoratori assunti in altre situazioni a minor costo del lavoro, l’imponente tragedia individuale e sociale di chi perde il lavoro, di milioni di persone. Se tutto questo e tanto altro ancora non fa più parte del bagaglio politico, culturale e di lotte sociali dei socialismi europei è in ciò che va ravvisata la crisi profonda del socialismo e la forza che lo sospinge verso l’imminente estinzione.

Ci sta il passaggio culturale e di lotte del socialismo dalla esclusiva critica dello sfruttamento dei lavoratori alla critica delvan gogh - socialismi a-pair-of-shoes-hero1 potere e del dominio molecolari. In Microfisica del potere e in Sorvegliare e punire, di Michel Foucault, e ancora in altre teorie del potere, è stato disvelato che il dominio ed il controllo si annidano ovunque. Non più soltanto nel rapporto di sfruttamento capitalistico ma anche nelle istituzioni manicomiali, nei penitenziari. Anche nella famiglia, nei rapporti di coppia e nelle relazioni interpersonali (il “personale è politico”). È stata una buona lezione! Ora però è più urgente riappropriarsi di quelle trascurate narrazioni classiche che riconducano più verso il centro dell’attenzione critica la condizione infelice di milioni di lavoratori ai quali, quando sono fortunati e lavorano, non è consentito altro che ringraziare e genuflettersi ai piedi di chi costruisce le proprie fortune sulla loro fatica sottopagata.

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 14 Marzo 2018 09:23
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
[v.in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

keynes-main-photo


Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

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Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

images


Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

francesca4


Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

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