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=LA CRISI SFUGGENTE= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Domenica 22 Gennaio 2012 20:42

foto_ansa

 

 

“Poveri e opulenti”

 

 

di Mino Magrone
______________

Si può essere opulenti e patire contestualmente la miseria: la miseria nell’abbondanza. Perché?

 

 

 

photoansa 2011

Sembra irrazionale e quasi pateticamente “nostalgico” discutere in questo momento di crisi economica da “sottoconsumo” come una della cause della crisi. Nostalgico perché la categoria sociale ed economica del sottoconsumo richiama alla memoria scene, ormai antiche da noi, di plebi affamate e diseredate. Non ci sono più, per fortuna! Ma nelle così dette società “opulenti” e ben “nutrite” persiste il sottoconsumo come “categoria tecnica” che spiega la crisi e gioca un ruolo decisivo nella realtà sociale ed economica. Si può essere opulenti e patire contestualmente la miseria: la miseria nell’abbondanza. L’abbondanza è quella che caratterizza l’apparato produttivo di beni e servizi nel senso che la sua produttività è più alta rispetto alle capacità e possibilità di consumo integrale della produzione. Il sottoconsumo va, insomma, visto come dislivello tra produzione di beni e servizi e consumo degli stessi. Ma è possibile questo dislivello? La domanda fa riemergere la vecchia e mai sopita discussione intorno alla famosa “teoria degli sbocchi” formulata e sviluppata dall’economista francese J.B. Say. Say ragiona così: se i prodotti ed i servizi si scambiano tra loro (la moneta interviene soltanto per facilitare gli scambi) consegue che ogni prodotto serve da sbocco ad altri prodotti e “quanto più numerosi sono i prodotti e moltiplicate le produzioni tanto più gli sbocchi sono facili, variati e vasti”. Insomma l’offerta crea la propria domanda! Pertanto non è possibile alcun dislivello, non sono possibili né la superproduzione generale né il conseguente sottoconsumo, come invece avevano paventato e creduto Malthus e Sismondi. Non sono possibili, in definitiva, le crisi economiche generali. Le crisi, però, sono storicamente esistite. Tristemente famosa è quella del 1929 che ha aperto il campo all’introduzione delle teorie della crisi e delle politiche economiche anticicliche. La così detta “rivoluzione keynesiana” ha segnato la fine in economica del, fino a quel momento, indiscusso (salvo la potente critica della scuola socialista) “laissez-faire”. Da quel momento in poi la ricerca e la teoria economica hanno volto l’attenzione ai problemi macroeconomici, agli studi di così detto “periodo breve”, lasciando in ombra i teoremi astratti di equilibrio generale di lungo periodo e di statica economica. Irrompono sulla scena l’analisi di breve periodo, la dinamica economica, la macroeconomica ed i temi dello sviluppo economico.

La crisi italiana oggi è segnata a mio parere da due fatti decisivi: il “sottoconsumo” e la “preferenza per la liquidità”. Nell’equazione che descrive le grandezze economiche che formano il reddito nazionale (già discussa in un mio recente articolo su Sudcritica) i due fatti ora ricordati rappresentato i consumi (lettera C) ed il risparmio investito (lettera I): R = C + I + Sp + Esp – Imp

Se la situazione statica descritta dall’equazione rimane stabile ed inalterata nel tempo tutto il reddito prodotto in un certo periodo di tempo sarebbe uguale agli elementi del secondo membro dell’equazione. Nel breve periodo possiamo, motivatamente, ritenere un dato costante la capacità produttiva dell’apparato industriale e commerciale del paese. La quantità e qualità di prodotti e servizi non varia nel breve periodo. Ciò che è variato in Italia è il reddito netto percepito dai consumatori del ceto medio impiegatizio e dai lavoratori dipendenti dell’industria e dei servizi pubblici e privati. La “forbice” tra retribuzioni lorde e nette, nel nostro paese, è molto ampia. Ciò dipende dall’elevatissima “pressione tributaria” che in questi ultimi tempi ha raggiunto la percentuale massima sul Pil del 46%. In buona sostanza la pressione tributaria sui redditi da lavoro dipendente divora la metà del reddito lordo di questi consumatori. È proprio per queste ragioni che i sindacati si sono battuti, invero senza molta energia, per ridurre il costo del “cuneo fiscale” che, qualora ridotto, avrebbe comportato un aumento delle retribuzioni. Sicché, a parità di produzione ma con salari e stipendi netti in calo, nella nostra equazione “C (- i consumi) sono diminuiti per cui, a parità delle altre condizioni, il reddito nazionale (il Pil) del periodo successivo dovrà diminuire a causa della riduzione dei consumi. Questa è una crisi economica causata dal “sottoconsumo”.

Incidentalmente, va osservato che lo Stato italiano (meglio i governi italiani degli ultimi 30 anni) si è illuso che l’enorme spesa pubblica alimentata dall’alta pressione tributaria e dal finanziamento con debito pubblico, potesse scongiurare il pericolo del sottoconsumo e della recessione economica. Come ripristinare il pari livello tra produzione e consumo? Il rimedio sta nella riduzione del “cuneo fiscale”, nell’avvicinamento cioè della retribuzione lorda a quella netta. Per le imprese ciò non comporta maggiori costi per salari e stipendi; per il reddito nazionale i maggiori consumi si traducono in una spinta verso la crescita; per l’erario il minore gettito verrebbe compensato dai maggiori prelievi sull’accresciuto reddito nazionale che ovviamente si ripartisce tra “C + I + Sp + Esp – Imp”, con la componente dei consumi più elevata. Inoltre un’imposta patrimoniale oltre la soglia di 400-500mila euro e l’eliminazione delle cospicue uscite pubbliche per il rimborso delle spese ai partiti ed il costosissimo finanziamento ai giornali quotidiani cosi detti indipendenti e di partito possono compensare le minori entrare erariali.

L’osservazione del comportamento dei soggetti economici durante i periodi di crisi economica ha mostrato che anche quei soggetti che detengono capitali liquidi e, quindi, suscettibili di investimento preferiscono, fintanto che la crisi continua ed in misura molto più ridotta dopo la crisi, la liquidità all’investimento. I risparmi, pertanto, non sono tutti investiti per cui nella nostra equazione “I – gli investimenti” rappresenta il “risparmio investito” e non tutto il risparmio formatosi in un certo periodo di tempo. Tra il risparmio ed il risparmio investito si verifica, molto spesso, sempre nei momenti di crisi, un altro tipo di dislivello. Il risparmio investito è inferiore a tutto il risparmio a disposizione. Un dislivello di questo tipo provoca nella nostra equazione le conseguenze che ormai conosciamo: “I – gli investimenti” diminuiscono per cui, a parità di tutte le altre condizioni, anche il reddito nazionale deve ridursi. La situazione italiana è segnata anche da quest’ultimo dislivello: la “preferenza per la liquidità” riduce gli investimenti ed il risparmio così non utilizzato genera crisi economica con riduzione del Pil, dell’occupazione dei lavoratori, del gettito tributario. È illusorio pensare che in questi casi per ripristinare il pari livello tra risparmi ed investimenti siano sufficienti le manovre del tasso ufficiale di sconto. Oggi è di appena l’1 per cento e tuttavia le banche non prestano denaro alle famiglie ed alle imprese preferendo, a loro volta, depositare la loro liquidità presso la Bce ad appena l’1 per cento d’interesse. L’analisi keynesiana ha mostrato chiaramente le conseguenze depressive di questi fenomeni economici (sottoconsumo e risparmio non investito) sul livello del reddito nazionale. A quest’ultimo proposito (risparmio non investito) va sottolineato che il rimedio può essere visto in una forte ristrutturazione e riqualificazione della spesa pubblica. Lo stato (seguendo in ciò anche le indicazioni della nostra Carta costituzionale) può ridimensionare la spesa corrente (in Italia è oltre l’80% dell’intera spesa pubblica) eliminando sprechi e parassitismo, organismi elettivi inutili e, pur mantenendo inalterato il numero dei parlamentari riducendo congruamente le loro indennità, può aumentare le spese d’investimento in conto capitale attingendo anche al finanziamento con titoli pubblici. A tal proposito lo smantellamento dell’Iri (Istituto ricostruzione industriale) ha comportato più negatività che benefici al sistema industriale italiano. Le aziende “irizzate”, per esempio, seguendo l’indirizzo generale di politica economica del governo in momenti di crisi avrebbero potuto non praticare la “preferenza per la liquidità” ma avrebbero, al contrario, incrementato gli investimenti e così, in parte, eliminato il dislivello tra risparmio ed investimento.

Concludendo, ritengo il problema centrale della macroeconomia è quello della conoscenza delle cause che determinano il reddito nazionale. A ciò Keyns ha dato una risposta nuova, spostando l’attenzione dall’offerta alla domanda. Non esiste infatti nessuna garanzia che l’offerta totale di prodotti sia assorbita da una domanda adeguata di beni di consumo e di beni d’investimento. Gli squilibri, come oggi avviene, non si verificano dal lato dell’offerta (esiste una buona capacità produttiva non utilizzata completamente) ma dal lato della domanda che si dimostra insufficiente. Il pareggio di bilancio pubblico entro l’anno 2013 (eliminazione del deficit oggi al 4% del Pil) e la riduzione progressiva del debito (oggi di 1900 miliardi pari al 120% del Pil) possono essere conseguiti con l’aumento di “C – dei consumi” e di “I – gli investimenti” senza dimenticare che questi ultimi aumentano anche sconfiggendo il “tesoreggiamento” degli operatori speculativi, i quali trattengono elevatissime somme di denaro per poi impiegarle speculativamente in momenti e periodi per loro più favorevoli. Ciò però riduce il regolare flusso del risparmio verso gli investimenti con le conseguenze depressive già chiarite.

Ultimo aggiornamento Domenica 22 Gennaio 2012 21:23
 

Commenti  

 
0 #2 Tina Luciano 2012-01-28 07:29
La tua analisi è molto interessante ed evidenzia un aspetto cruciale: non si può parlare di fenomeni economici prescindendo dall'etica.
Quando parli della necessità, in questo momento storico, di ritornare all'IRI, stai dicendo che occorrerebbe una politica industriale ispirata non solo a strategie economiche nazionali chiare e definite, ma anche ai valori che privilegino l'interesse collettivo, cosa che l'operatore finanziario non ha e non può avere. Aggiungo anche che in questo momento le banche stanno declinando il loro ruolo di soggetto economico nello stesso modo degli operatori finanziari che guidano la speculazione, ma stanno utilizzando il denaro che gli Stati europei girano alla BCE. E stanno sottraendo la liquidità necessaria per qualsivoglia politica economica. Ecco perché penso che le banche dovrebbero tornare in mano pubblica. Certo, con una classe dirigente degna di questo nome!!!
Citazione
 
 
0 #1 Michele Silvestri 2012-01-25 12:21
Mi piacerebbe, Mino - per aggiungere interesse alla tua ipotesi di lavoro già di per sè molto interessante - che ci quantificassi numericamente il tuo assunto "per l’erario il minore gettito verrebbe compensato dai maggiori prelievi sull’accresciut o reddito nazionale (qui, ovviamente si tratterebbe di ipotesi teoriche, ndr) [...] con la componente dei consumi più elevata. Inoltre un’imposta patrimoniale oltre la soglia di 400-500mila euro e l’eliminazione delle cospicue uscite pubbliche per il rimborso delle spese ai partiti ed il costosissimo finanziamento ai giornali quotidiani cosi detti indipendenti e di partito possono compensare le minori entrare erariali".
Ciò per tacitare i 'tromboni lobbisti', Stato compreso, che, trincerati comodamente e colpevolmente dalla parte dell'offerta, scartano le virtuose riduzioni del cuneo fiscale (lato domanda) con la scusa dell'impossibil tà di "manovre alternative a saldi invariati".
Grazie e cordiali saluti.
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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

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Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

[ Leggi tutto]

Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

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