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POTERI PUBBLICI “AD PERSONAM” PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Lunedì 07 Marzo 2011 22:00

UNIVERSIT

L'Università di Bari in un mare di retorica non riesce a nascondere il suo volto feudale

 

di  pecora_nera pecora nera
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Ancor meno mi credete se vi dico che il più gran bene per un uomo è fare ogni giorno ragionamenti intorno alla virtù e ad altro su cui mi avete sentito parlare ed esaminare me e gli altri; e se dico ancora che una vita senza esame non merita di essere vissuta (Platone, Apologia di Socrate).

IL CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE

IL REGOLAMENTO PER GLI INCARICHI INDIVIDUALI

Tra il 2009 e il 2010, travolta dagli scandali - per esami venduti, per la gestione familistica dei posti di docenza ai vari livelli, per brogli ai test di ammissione nelle facoltà a numero chiuso - e annichilita da un deficit per decine di milioni di euro (che frattanto ha prodotto solo aumenti di tasse agli studenti), l’Università di Bari decide di darsi un codice di autoregolamentazione che già chi lo redigeva ritenne “minato dall’interno”  [http://www.popoliecostituzioni.it/forum/viewtopic.php?f=10&t=14&start=10] 

Per continuare nell’opera, dopo il codice di autoregolamentazione, nel marzo 2010 viene addirittura stilato un ‘Regolamento per il conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa’.  Regolamento che, in ossequio ai criteri di trasparenza (la trasparenza, innanzitutto!), prevede che “1. L’incarico è conferito previa selezione pubblica per soli titoli o per titoli e colloquio (…)”.

A dicembre del 2010 l’Università di Bari stabilisce che è giunto il momento di dare una ritoccatina alla propria immagine e quindi di riorganizzare la “comunicazione”. Nel rispetto del proprio Regolamento di pochi mesi prima, indice perciò un concorsoper l’assegnazione di un incarico con contratto di consulenza della durata di 12 mesi, eventualmente rinnovabili, per lo svolgimento di attività relative al servizio di comunicazione istituzionale dell’Ufficio Stampa dell’Università degli Studi di Bari”. “Le prestazioni oggetto della consulenza – dice il bando - sono le seguenti: assicurare un adeguato rapporto istituzionale con gli organi di informazione locali e nazionali in relazione sia alle attività primarie svolte dall’Università nei settori della ricerca, della didattica, della formazione e dell’innovazione, sia alle funzioni di servizio e orientamento nei confronti del territorio e dei soggetti, istituzionali e non, in esso presenti”. Retribuzione netta 18.000 euro l’anno. Un lavoretto facile facile per chiunque abbia a che fare con la comunicazione e gli uffici stampa: una pletora ormai i giornalisti che di questo si occupano; frotte.

 IL BANDO DI CONCORSO. I REQUISITI

Da subito, il bando, emesso il 15 dicembre 2010, provoca polemiche: tra i requisiti previsti c’e’ infatti “l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti da almeno venticinque anni”. Proprio così, non e’ un refuso: per partecipare al concorso occorre l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti da almeno venticinque anni. Così si sfrondano le frotte…

Fatti due conti, il requisito infatti significa che, nella migliore delle ipotesi, il giornalista che può partecipare al concorso deve avere dai 45-50 anni in su. Età nella quale – mediamente – si trovano pochi giornalisti propensi a un incarico in un ufficio stampa di università a 1.500 euro netti al mese. Molti invece quelli giovani ai quali 1.500 euro al mese farebbero ben comodo (e per giovani, tra coloro che cercano lavoro alle nostre latitudini, oggi s’intende anche chi ha fino a 40 anni).

Protesta dunque l’associazione della stampa, in nome dell’occupazione giovanile. Il rettore, (‘sincero democratico’ da una vita, lunga militanza nella Cgil, altrettanto lunga in Pci-Pds-Ds e così via…) decide di modificare il bando “in via di autotutela”.

Il nuovo bando, emesso il 27 dicembre 2010, riapre i termini del concorso e, “ritenuta l’opportunità di favorire ulteriormente l’attuazione del principio della libera e ampia concorrenza, così come affermato da una consolidata giurisprudenza’’, prevede tra gli altri requisiti l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, senza indicazioni temporali: finalmente il trionfo della “libera concorrenza”!.

LE REGOLE PER LA SELEZIONE

Però, colpo di scena: alla fine, il testo di quel che occorre per partecipare in modo adeguato alla selezione risulta decifrabile (e ben decifrato) solo da chi il bando l’ha fatto, da chi lo ha interpretato (la commissione) e da chi è iscritto “all’Ordine dei giornalisti da almeno venticinque anni”. Ecco il testo, perché chi non ci crede si ricreda: 


Gli aspiranti dovranno presentare, in allegato alla domanda di partecipazione, il curriculum vitae nonché la documentazione relativa ai titoli ritenuti utili ai fini della presente selezione fra quelli indicati nel successivo comma. I medesimi titoli possono essere presentati in originale o in autocertificazione o con dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, ai sensi del D.P.R. 28.12.2000, n. 445. Le suddette autocertificazioni o dichiarazioni sostitutive di notorietà, potranno essere redatte secondo gli allegati B e C. Le pubblicazioni scientifiche, in unica copia, potranno essere prodotte in originale o in fotocopia. In quest’ultimo caso il candidato dovrà produrre una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (allegato C)”.


Titoli, titoli… saranno attestazioni dell’attività svolta, certificazioni, si può ragionare… anche perché “possono essere presentati in originale o in autocertificazione o con dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà”, quindi non saranno fotocopie di tutti gli articoli scritti… Gli allegati B e C… Mah, non ci sono allegati al bando, almeno nella versione online…

Il “successivo comma” cui si riferisce il bando dice così:


Ai titoli è attribuito un punteggio massimo di punti 50, ripartiti nelle categorie di seguito elencate:

1) ulteriori titoli accademici rispetto a quello richiesto per la partecipazione alla presente selezione: fino ad un massimo di punti 5;

2) comprovate e documentate esperienze nel settore attinente le attività oggetto del contratto: fino ad un massimo di punti 30;

3) pubblicazioni scientifiche attinenti le attività oggetto del contratto:

fino ad un massimo di punti 12;

4) altri titoli [?] attinenti le attività oggetto del contratto: fino ad un massimo di punti 3.

Alla domanda, oltre al curriculum vitae, dovrà essere allegato un elenco, in duplice copia, dei titoli presentati”.

 

Quindi le “comprovate e documentate esperienze” del punto 2 per i punteggi (quello che dà bel 30 punti sui 50 massimo previsti) sono titoli, quindi anche queste esperienze possono essere autocertificate etc etc…  Bene bene, una bazzecola partecipare a questo concorso…

Com’e’ come non e’, solo uno dei 50 partecipanti al concorso capisce bene che cosa deve produrre, e risulta vincitore: è un giornalista pubblicista di 78 anni, iscritto all’Ordine dei giornalisti da (ben) 45 anni, pensionato Inpdap, ex dirigente regionale, ex vicesindaco di Bari etc etc. A lui vanno 42 punti, alla seconda classificata solo 18. Un abisso…

 I GIORNALISTI: “AVETE IGNORATO IL DRAMMA DEI GIOVANI”

Protesta ancora l’Associazione della stampa: il presidente diffonde una “lettera aperta al rettore” nella quale, premesso che “non sono qui in discussione né la regolarità formale della selezione né i titoli e le qualità del vincitore, al quale ribadiamo la nostra stima, né i criteri seguiti dalla commissione esaminatrice”, rileva “che il risultato di quella selezione rispecchia esattamente l’indirizzo della prima stesura del bando: il vincitore ha più di 25 anni di iscrizione all’Ordine dei giornalisti. Il neoconsulente dell’Ufficio Stampa dell’Università di Bari è un giornalista pubblicista di 78 anni, che ha svolto ad alti livelli la professione di dirigente pubblico, oltre ad essere stato anche amministratore pubblico, dedicandosi, ma non in via esclusiva, all’attività giornalistica. Prendiamo atto che l’Università di Bari ha ritenuto di individuare i requisiti di alta professionalità, richiesti nel bando, in un giornalista pubblicista, che nella propria vita ha esercitato principalmente un’altra attività.

Al presidente di Assostampa preme il dato “politico”, anche perché l’Università di Bari promuove con l’Ordine dei giornalisti della Puglia un master di giornalismo riservato a giovani laureati che per accedere pagano ben 8.000 euro. Si chiede l’Associazione della stampa: “Può un’istituzione che forma i giovani, anche alla professione giornalistica (il master dell’Ordine dei giornalisti della Puglia è universitario), mandare a quegli stessi studenti (per non parlare degli inoccupati e dei disoccupati) che prepara alle sfide della professione e del mercato un messaggio come questo? Può affermare, in sostanza, che è giusto e sacrosanto studiare (pagando anche profumatamente l’iscrizione al master), ma quanto all’accesso al mondo del lavoro potrà avere la precedenza un pensionato, ossia chi i propri problemi, occupazionali ed esistenziali, li ha risolti egregiamente da tempo?”.

Si ha, insomma, netta la sensazione che il presidente di Assostampa si sia sentito preso in giro da quel secondo bando di concorso che pareva un ripensamento riguardo ad una scelta già fatta dal rettore su chi dovesse essere il suo ‘Uomo-comunicazione’ (ebbene sì, si chiamano così, in gergo…). Egli così conclude la sua lettera: “La selezione pubblica, da lei voluta per ragioni di trasparenza (anche di questo le abbiamo dato atto pubblicamente), richiederebbe a nostro avviso una maggiore attenzione alle condizioni del mercato del lavoro. Sarebbe un segnale decisamente più utile di tanti convegni sulla fuga dei cervelli ed eviterebbe a molti di pensare che le selezioni pubbliche sono soltanto una perdita di tempo e di denaro.

IL RETTORE: MICA CERCAVAMO UN GIORNALISTA”

Ma non è finita qui. Alle osservazioni del Presidente dell’Associazione della stampa, il rettore Petrocelli sorprendentemente risponde chiarendo che l’Università “non cercava un giornalista ma una figura in grado di riorganizzare la comunicazione istituzionale”; sì? E tuttavia l’Università cercava, bando alla mano, “una figura” (per mutuare la parola del rettore) che vantasse l’iscrizione all’ordine dei giornalisti antica di almeno venticinque anni! Non solo lo cercava, il giornalista, ma lo voleva anche stagionato.

Onde, la replica del presidente dell’Associazione della stampa:

Le dichiarazioni del rettore dell’Università di Bari, Corrado Petrocelli, sul conferimento di un incarico di consulenza per l’Ufficio Stampa ad un giornalista pubblicista di 78 anni, dirigente pubblico in pensione, ci costringono a ritornare su una vicenda che, a nostro giudizio, assume contorni sempre più grotteschi. E’ singolare che il rettore affermi che l’Università non cercava un giornalista. Possibile che non abbia letto il bando di selezione pubblica, che per come era stato messo a punto non poteva che spianare la strada ad un pensionato di lungo corso? Per come sono andate le cose, è una fortuna per il vincitore che nessun novantenne abbia ritenuto di partecipare. E ancora: se l’Università non era alla ricerca di un giornalista, perché ha chiamato a far parte della commissione il presidente dell’Ordine dei giornalisti? Stupisce, inoltre, che il rettore tenda a sminuire l’entità del compenso di 18mila che sarà riconosciuto al vincitore. La cifra sarà irrisoria per chi percepisce ben altri emolumenti, ma non certo per i tanti giornalisti disoccupati e per gli studenti che frequentano il master universitario in giornalismo con la speranza di un’occupazione. Perché il professor Petrocelli non prova a spiegare la propria scelta anche ai giovani ricercatori, per i quali i fondi a disposizione sono sempre più esigui? Al collega 78enne vincitore della selezione, che ha dichiarato di considerare questo nuovo incarico un sacrificio, chiediamo di chiarire chi lo abbia costretto a sacrificarsi: per evitare questo calvario sarebbe stato sufficiente non partecipare alla selezione. Ciò che per lui è un sacrificio, per molti altri, giovani e meno giovani, può diventare un’opportunità.”  [Raffaele Lorusso Presidente Assostampa Puglia]

GLI STUDENTI: “NON E’ UN PAESE PER GIOVANI”

Gli studenti, questa volta, applicati su di un caso concreto, intervengono per parte loro con un “educato” documento:

E' notizia di questi giorni ll'affidamento di una consulenza di un anno per la gestione e l'organizzazione dell'ufficio stampa dell'Università, al dott. Egidio Pani, pensionato 78enne.
Lungi dal mettere in discussione la regolarità della procedure selettive e le competenze del vincitore del concorso, da giovani e da rappresentanti degli studenti, riteniamo inopportuna l'assunzione (anche solo per una consulenza) di un ottuagenario, in particolar modo in un contesto di disoccupazione cronica generazionale. I dati odierni, rilasciati da Almalaurea nel suo consueto rapporto sulla condizione occupazionale dei neolaureati, sono a dir poco allarmanti e disegnano un futuro sempre più fosco per le nuove generazioni, chiamate costantemente a pagare per errori e responsabilità del passato. Un futuro giorno dopo giorno rubato.Negli scorsi mesi ci siamo mobilitati per la difesa dell'Università pubblica, coniugando la necessità di un sistema di formazione di qualità e pubblico con la lotta alla precarietà. Una battaglia che è diventata generazionale. Di una generazione alla quale hanno rubato il futuro e sente la necessità di ribellarsi ad un sistema che non assicura ai giovani prospettive e spazi per emergere.
[…]
Se si pensava di migliorare la comunicazione in questo modo, si è solamente generato un effetto boomerang che non rende merito e non valorizza quelle stesse competenze che l'Università quotidianamente ci offre e/o ci dovrebbe offrire.
[Link Bari - sindacato studentesco] 

IL MITO DELLA DEMOCRAZIA REALIZZATA IN PUGLIA

Questo, dunque, accade in Puglia, la regione che ostenta traguardi inediti di democrazia, di trasparenza, di etica pubblica e via encomiando. Questo e non solo questo, accade. Ma questo, intanto, è penosamente troppo.

pecora_nera

  

 

 

 Aggiornamento
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Alla dichiarazione del Rettore Petrocelli secondo il quale il vincitore del concorso avrebbe rinunciato al compenso previsto, risponde il Presidente dell’Associazione della stampa Raffaele lorusso:

 

La decisione del neoconsulente per l’ufficio stampa dell’Università di Bari, il 78enne Egidio Pani, di rinunciare al compenso di 18mila euro annui previsto nel bando, pur apprezzabile, non cambia la situazione, ma la aggrava. In questo modo, infatti, l’Università di Bari manda al mondo del lavoro un messaggio devastante. Quello, cioè, che la professione giornalistica non vale niente e che non c’è bisogno di stipulare regolari contratti di lavoro perché c’è comunque chi è disposto a prestare gratuitamente la propria opera. In un contesto economico e produttivo in cui il sindacato dei giornalisti, a livello nazionale e locale, deve contrastare quotidianamente tanti editori ed avventurieri che, pur di massimizzare i profitti, riconoscono ai giornalisti, soprattutto ai più giovani, retribuzioni da fame, è grave, oltre che avvilente, apprendere che c’è chi, pur di occupare un posto, rinuncia a qualsiasi forma di compenso. La professione giornalistica, come tutte le altre, ha regole e contratti che non possono essere aggirati, imboccando scorciatoie che spesso non servono neanche a salvare la faccia.

Ineffabile, infine (ma non è detto che la polemica non si protragga), l’interventoo da “paciere” del Presidente della Regione Puglia Onofrio Introna (a che titolo non si sa):

Una soluzione che tenga conto delle prerogative della professionalità giornalistica e dell’autonomia di scelta del rettore Corrado Petrocelli, ma anche della disponibilità di Egidio Pani a prestare gratuitamente la sua consulenza: è una “conclusione a lieto fine del ‘caso Università di Bari’” quella auspicata dal presidente del Consiglio regionale pugliese Onofrio Introna, che avanza una proposta all’autorità accademica. Si tratta di avvalersi per un verso della collaborazione volontaria di un qualificato  esperto di strutture giornalistiche istituzionali come Pani – che ha coordinato l’ufficio stampa della Giunta regionale, contemporaneamente all’incarico di Capo di Gabinetto durante la presidenza Distaso – e per un altro di assumere il secondo classificato nella selezione per titoli, dando un seguito al bando per l’ufficio comunicazione dell’Università di Bari.
Nel suggerire una soluzione, il presidente Introna esprime allo stesso tempo “apprezzamento per la sensibilità e professionalità di Pani e la chiarezza e trasparenza del rettore Petrocelli. Il primo rinuncia al compenso ma non a prestare la sua opera a titolo gratuito per la creazione di una struttura delicata, il secondo potrà contare sull’apporto di un consulente di provata competenza, senza pregiudicare prestazioni giornalistiche retribuite, secondo le esigenze messe a bando dall’Università”.
Per il presidente del Consiglio regionale, “sarebbe ‘bello’ concludere a lieto fine, dando al candidato immediatamente seguente nella graduatoria la possibilità di assumere l’incarico a tempo determinato e il regolare stipendio e di poter fare tesoro dell’esperienza di un collega di grande qualità .

Non si hanno parole. Trattano l’affare come cosa loro, dispongono a piacimento di posti di lavoro veri e simulati, dirottano danaro, manco stessero interessandosi di questioni private.  Naturalmente, la speranza è che non se ne rendano nemmeno conto. Insomma, un guaio ma un guaio minore: basterebbe svegliarli.

Sudcritica


 

 

 

 

                                                                           

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento Martedì 15 Marzo 2011 22:42
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
[v.in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
__________________

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

keynes-main-photo


Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

images


Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

francesca4


Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

_______________

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

__________________

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=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

__________________

a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
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