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=CHI UCCISE BENEDETTO PETRONE= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Giovedì 29 Novembre 2012 20:17

bennyr

 

 

 

 

28 novembre 1977: Benedetto Petrone.

Il fascista/i fascisti e le commemorazioni smemorate.

 

 

 

 

 

Dice, tra i meno distratti, Nico Lorusso (ho trovato il suo scritto da qualche parte su internet e lo utilizzo come paradigma di una scuola di pensiero che non esito a derfinire la migliore):

" Il 28 novembre 1977 Benedetto Petrone, giovane operaio comunista, veniva assassinato a Bari da un fascista. Una storia attuale: «Benny» lottava infatti contro l’espulsione dei ceti popolari dalla «città vecchia». La vicenda di Benedetto «Benny» è tornata alla luce dopo un trentennio di sostanziale oblio: in occasione del trentennale, nel 2007, la figura di Benedetto è stata celebrata anche in film e documentari e a lui è stato intitolato un collegio universitario. «Adesso che – spiega Pasquale Martino, coautore con Nicola Signorile del pamphlet «Le due città – i giorni di Benedetto Petrone» che uscì l’anno dopo l’avvenimento, narrando modi e tempi in cui maturò l’omicidio – la memoria storica è stata sancita ufficialmente, quello che dobbiamo capire è quello che è successo dopo.

Perché , probabilmente anche di quello del dj Martino Traversa». Per entrambi i delitti infatti la verità giudiziaria ha visto un solo colpevole. Per Benny, nonostante le molteplici testimonianze che parlavano di un branco, l’unico condannato fu il giovane missino Franco Piccolo, morto successivamente in carcere. «Perché le nebbie delle mancate verità giudiziarie a Bari sono state tantissime – conclude Martino – a partire da una delle prime stragi di Stato, quella del 28 luglio 1943 quando l’esercitò sparò per uccidere su una manifestazione che chiedeva la liberazione dei prigionieri politici fascisti. I primi spari arrivarono dalle finestre della sede fascista di via Nicolò Dall’Arca e mai nessuno ha indagato fino in fondo».

Fu comunque la fiammata di un giorno e la vulgata degli anni successivi tentò comunque di consegnare l’omicidio a una rissa tra opposti estremismi, in cui teste calde si affrontavano sullo sfondo di una città tutto sommato tranquilla e estranea alla violenza. Non era così: numerosi furono i dossier pubblicati che minuziosamente elencavano le violenze quotidiane dei missini in città, con vittime semplici passanti o militanti rei di passare in una particolare strada. Franco Intranò, che fu accoltellato quella sera insieme a Benny, lo raccontò in occasione del trentennale. «Quella sera tra le 19 e le 20 dalla Cattedrale ci muovemmo in gruppo per raggiungere altri amici che provenivano da piazza Garibaldi. Attraversammo piazza Chiurlia fino ad arrivare davanti al teatro Piccinni. Qui, mentre stavamo tornando a Bari vecchia, fummo aggrediti da quaranta persone con il volto coperto. Nella fuga generale Benedetto, che aveva problemi di deambulazione, rimase indietro e io fui l’unico a correre in suo aiuto. Nel difenderlo fummo colpiti da più mani, ma la magistratura ha fatto in modo che la responsabilità cadesse solo su Piccolo, dato poi per pazzo in giro per i manicomi d’Europa» ".

Anche quest’anno la commemorazione non è mancata: una sol voce da un grappolo di onnipresenti autorità. Il coro si è ripetuto: Benedetto Petrone fu assassinato da un branco di fascisti. Esattamente il contrario di quanto l’omologo grappolo di autorità (sinistra compresa) preferì sostenere nei palazzi (al riparo dalle manifestazioni di piazza) l’anno dell’assassinio.

Lorusso fa bene a ricordare l’ambiguità della magistratura barese dell’epoca e il debole approdo giudiziario. Sbaglia quando mostra di pensare che le scelte propriamente giudiziarie dell’epoca siano state autonome determinazioni dell’autorità giudiziaria. Non fu così. Spiego rapidamente, non avendo altre occasioni ed altri luoghi per farlo (non faccio parte del grappolo di autorità che commemora puntualmente e vacuamente ogni anno) e lo faccio come testimone avendo nel 1997 condotto io le indagini per il reato di ricostituzione del disciolto partito fascista.

Andò così.

PetroneL’assassinio di Benedetto Petrone fu consumato il 28 novembre 1997 quando le indagini da me avviate sull’attività eversiva di organizzazioni fasciste in provincia di Bari e a Bari in particolare si avviavano alla conclusione (il dibattimento portò ad una serie di condanne).

L’assassinio di Petrone lo lessi come punta estrema dell’escalation di violenze che andavo ricostruendo; di esso, naturalmente, ci si sarebbe dovuti occupare nel contesto, appunto, dell’indagine sulla ricostituzione del disciolto partito fascista (una analoga indagine era in corso a Roma). Un coro di reazioni, interne ed esterne alla magistratura, alla mia pretesa impedì la “riunione” delle due indagini; la piazza in fermento fu tenuta all’oscuro di tutto e continuò a chiedere a gran voce lo scioglimento dei gruppi fascisti riorganizzatisi oltre i limiti della tollerabilità democratica. La sinistra ufficiale sposò la tesi della autonomia reciproca delle due indagini (quella sull’omicidio, come fatto isolato e attribuito ad un unico imputato e quella per ricostituzione del partito fascista e dunque, della natura politica del delitto di gruppo).

 

Fu così che il gruppo di fascisti organizzati e l’assassino di Benedetto Petrone presero strade diverse, innaturalmente autonome; io dovetti continuare, protestando inutilmente, ad occuparmi del primo, altro Pm del secondo; stessa sorte per il dibattimento: un tribunale per il primo, la Corte di assise per il secondo.

Quando, dunque, Lorusso dice: “la magistratura ha fatto in modo che la responsabilità cadesse solo su Piccolo, dato poi per pazzo in giro per i manicomi d’Europa” dice una cosa sostanzialmente esatta; tace, però, sul consenso che questa “linea” giudiziaria incontrò anche nella sinistra ufficiale che abbandonò Benedetto e me stesso al nostro destino e che oggi, da trentacinque anni, commemora.

E’ il caso di aggiungere che anche le commemorazioni dovrebbero costituire l’occasione per una rivisitazione complessiva della vicenda storica e che non basta dire "la vicenda è finita in un gorgo nero di un processo che non ha fatto giustizia, lasciando libero un branco che poi si macchiò di altri delitti"; insomma, bisogna non temere di sapere chi (anche tra gli "ascendenti" degli odierni "commemoranti"), in quel gorgo buio si nascose; se no, è meglio non farle, le commemorazioni.

Nicola Magrone

Ultimo aggiornamento Mercoledì 29 Novembre 2017 21:25
 

Commenti  

 
+1 #2 pasquale de santis 2012-12-01 20:02
Ancora un altro sipario si leva su verità nascoste grazie alla testimonianza corretta e concreta di chi ha vissuto in prima persona quegli eventi. Quanti di noi sono passati in questi anni davanti a quel luogo sede dell'omicidio di Benedetto PETRONE convnti realmente che uno solo fosse il colpevole di quel crimine. Ero studente all'epoca e ricordo bene quei giorni di grande timore a scuola e per le vie del centro, e come tanti anch'io ero convinto che le cose fossero andate come qualcuno, all'indomani dell'omicidio, me le aveva raccontate. Ma perché deve sempre passare tanto tempo per sapere come sono andate davvero le cose? Questo sipario si è aperto dopo 35 anni: altri eventi gravi della nostra storia recente, da Moro a Capaci, da via D'Amelio ad Ustica, da Bologna a Piazza Fontana aspettano "di andare in scena". Attendiamo!
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+1 #1 lillino 2012-11-30 14:31
La negazione e la distorsione della verità messa in passerella oppiaceamente messa a disposizione pedagogica di chi, inconsapevole allievo e in nuova generazione, ne diventa inconsapevole diffusore, evidenzia la responsabilitè di chi ha ricevuto investitura dal popolo per la trasmissione della verità scientifica e storica ai posteri della medesima! La Democrazia è uno strumento che va saputo vivere e, soprattutto, vissuto. In ogni caso può sempre succedere che l'ambizione ed il distacco autoreferenzial e porti a diventare cavallo e, quindi, ottimo senatore come ai tempi di caligola! Di esempi recenti ne abbiamo tanti!I tradimenti storici per un piatto di lenticchie o per tre denari sono riconfermati!!
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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
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=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

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Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

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Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
______________

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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
______________

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

____________________

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

_______________

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

_______________

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

_______________

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

_______________

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

_______________

[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

__________________

[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

__________________

a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

[ Leggi tutto]

Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

____________________

violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
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