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=L’OBBLIGO DEL PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE. ESERCIZI DI SCIENZA TRISTE= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Lunedì 25 Giugno 2012 15:10

 

equilibrio-arte-redes-comTutto il  rigore a senso unico, tenuto conto del quadro macroeconomico dell’Italia di fine anno scorso, era ed è proprio necessario pena, come sostiene Monti, il precipitare dell’Italia nel baratro?

 

di Mino Magrone

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E’ noto che l’obbligo del pareggio di bilancio pubblico è stato introdotto di recente nella nostra Costituzione sulla base dell’accordo raggiunto dai capi di stato e di governo il 2 marzo 1912 a Bruxelles.

L’accordo (fiscal compact) prevede che i paesi della UE (ad eccezione del Regno Unito e della Repubblica Ceca che non hanno firmato il patto) si impegnino a inserire  nella Costituzione o in leggi equivalenti la così detta golden rule che impone il pareggio di bilancio.

La nostra Carta costituzionale è rigida nel senso che per modificarla è necessario percorrere il complesso ed articolato procedimento costituzionale dell’art. 138. Lo Statuto albertino, per esempio, era flessibile perché poteva essere modificato da una semplice legge ordinaria.

Questa volta e nonostante l’art.138 il Parlamento italiano è stato velocissimo, superficiale e approssimativo, per cui oggi la nostra Costituzione ospita una norma che mostra tutto il suo contrasto e conflitto con l’essenza e l’ispirazione di fondo della nostra legge fondamentale.

Ora in Italia ma anche in tutti gli altri Paesi europei che hanno sottoscritto il fiscal compact non è più possibile, per esempio, praticare il deficit spending come misura di politica economica anti depressiva.

Il pensiero economico è diventato unico: dalla crisi si esce soltanto praticando inflessibilmente il rigore, il pareggio di bilancio pubblico e la riduzione drastica del debito ed il suo rientro nei limiti previsti dal trattato di Maastricht (massimo 60% del PIL).

Insomma, L’Europa che conta mette fuori legge Keynes anche se, per ora, non ne brucia nelle piazze i libri, ed il Governo ed il Parlamento italiani mutilano la nostra Carta costituzionale impedendole di essere protagonista della crescita economica ed inchiodandola al principio assoluto del pareggio di bilancio.

In definitiva in Italia l’impronta e l’ispirazione keynesiana della nostra Costituzione del 1948 vengono d’un colpo oscurate e mostrate come la fonte dei nostri guai economici, finanziari e sociali.

Ma il fiscal compact pretende ancora di più dai paesi dell’Europa meridionale (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo) perché chiede perentoriamente che i paesi con debito pubblico eccessivo si impegnino a ricondurlo entro il 60% del PIL. E’ noto che l’Italia è tenuta a ricondurre il suo debito sovrano entro il 60% del PIL e pertanto ad eliminarne la parte eccedente.

Il debito Italiano è di 1.948 mld di euro. Eliminarne la parte eccedente il 60% del PIL significa  che in 20 anni l’Italia deve ridurre il suo debito di ben 960 mld di euro (circa 48-50 mld di euro all’anno per 20 anni).

In conclusione, per adempiere agli obblighi stabiliti dal fiscal compact l’Italia entro l’anno 2013 deve eliminare il suo deficit di bilancio (raggiungere il pareggio) che è attualmente il 3% circa del PIL, pari a quasi 50 mld di euro e, inoltre, ridurre per ogni anno e per la durata di 20 anni il suo debito di circa 48 mld di euro. Il durissimo impegno e l’enorme sacrificio chiesti ed imposti agli italiani sono del tutto irragionevoli ma strettamente legati agli interessi nordeuropei ed in piccola parte, soltanto in piccola parte, alla Francia.


Tutto ciò premesso, resta in campo la risposta impegnativa alla cruciale domanda: ma tutto questo rigore, tenuto conto del quadro macroeconomico dell’Italia di fine anno scorso, era ed è proprio necessario pena, come sostiene Monti, il precipitare dell’Italia nel baratro?
Intanto vediamolo il quadro macroeconomico italiano di fine anno scorso. Sarà utile analizzarlo per dare la risposta alla domanda che ci siamo posti.
Le cifre sono quelle ufficiali cioè quelle di cui al Documento di Economia e Finanza (DEF) relativo all’anno 2011.
Per fine anno 2011 il DEF prevedeva: PIL 1.582 mld di euro; debito sovrano 1.900 mld di euro pari al 120% del PIL; spese 800 mld di euro delle quali 48 mld in c/capitale e pari al 50% del PIL; entrate 738 mld di euro pari al 46% del PIL; indebitamento da finanziare (iI così detto disavanzo primario) 62 mld di euro, pari al 3,9% del PIL. Il quadro racchiude i valori delle grandezze macroeconomiche più significative relativa al nostro Paese e riguardanti la fine dell’anno scorso.
Non comprende, tuttavia, alcune grandezze stimate ma di grande importanza perché capaci di modificare sostanzialmente il giudizio sulla tenuta o meno della nostra economia.
Se non tenessimo conto di altre due grandezze economiche attendibilmente stimate da molte istituzioni economiche e certamente reali perché fortemente presenti nel determinare il quadro economico effettivo dell’Italia avremmo una visione drammaticamente negativa ed esageratamente pessimistica del nostro prossimo futuro economico e sociale. Le due grandezze reali e tuttavia sfuggenti al calcolo del nostro PIL e delle nostre entrate tributarie sono quelle relative all’economia sommersa (circa 1/5 che equivale al 20% di PIL che non viene calcolato) ed all’evasione fiscale. Le nostre entrate tributarie che oggi sono di appena 740 mld di euro potrebbero raggiungere il soddisfacente livello 850-950 mld di euro.
A parità di spesa pubblica (800 mld di euro) anziché un disavanzo primario potremmo contare su un avanzo primario di ben 150 mld di euro. Quindi, non più un indebitamento da finanziare ma un avanzo di bilancio da destinare in parte alla riduzione dell’attuale insostenibile pressione fiscale (48% del PIL) con abbattimento del cuneo fiscale e conseguente innalzamento dei salari e degli stipendi (maggiori consumi).
Qualora la lotta al sommerso e all’evasione fiscale fossero l’obiettivo unico delle Istituzioni e del Governo si genererebbe un bilancio meno rigido, ingessato e più rispondente, data la sua ripristinata flessibilità, a manovre di politica economica di vero sviluppo.
L’Italia ha un tesoro sommerso (evasione fiscale) che se portato in piena luce risolverebbe quasi tutti i nostri problemi economici. Le istituzioni (Istat, Banca d’Italia, Agenzia delle entrate, Corte dei Conti) calcolano che l’evasione in Italia si aggira intorno al 10-12% del PIL e ciò significa che nel nostro Paese l’erario non incassa la cifra enorme di 160-190 mld all’anno.
L’inserimento di quest’ultimo dato nel nostro quadro macroeconomico di fine anno 2011 mostrerebbe che l’Italia non è in procinto di precipitare nell’orrido baratro del fallimento ma possiede risorse nascoste ed occultate che ne fanno un paese potenzialmente e realmente sano.
Come è noto gli uffici tributari hanno, per legge, la possibilità di scoprire gli evasori parziali entro il quinto anno successivo a quello della presentazione delle dichiarazioni fiscali. Per gli evasori totali gli anni aumentano. Ciò significa che se l’evasione è stimata intorno a 160 mld all’anno in 5 anni l’erario potrebbe accertare, qualora la lotta all’evasione fosse veramente quasi l’unico scopo del Governo, maggiori tributi per ben 800 mld. Sarebbe veramente troppo! E perciò gli economisti, specialmente quelli che sono nel Governo, continueranno a cavalcare il luogo comune della necessità delle lacrime e sangue.


M
althus
(1766 – 1834) nei suoi Principles of political economy (1820) a proposito dei salari di sussistenza ai quali erano condannati e destinati i salariati (da cui più tardi il socialista tedesco Fassalle derivò la cosi detta legge bronzea dei salari) chiamò l’economia politica la scienza triste. E’ vero o è stato vero per oltre due secoli (forse anche oggi) per la legge dei salari, non è vero, con buona pace del nostro Presidente del Consiglio dei ministri, per il destino del nostro bilancio pubblico.
Restano, ovviamente, aperte e presenti sul campo teorico e pratico molte questioni spinose. Per esempio ci si può chiedere come mai nonostante la potenziale e sostanziale solidità del nostro bilancio pubblico la fiducia nei nostri titoli del debito pubblico dal novembre dell’anno scorso ad oggi si è stabilizzata su livelli molto bassi? Lo spread tocca e a volte supera 500 punti, a volte è più basso, comunque è quasi sempre  intorno a 400 punti. Gli interessi che il nostro Tesoro paga agli investitori in debito pubblico oggi, come a novembre 2011, per i BTP decennali sono di circa il 7%. In effetti sono molto alti e ciò sta a dimostrare che per attrarre capitali finanziari è necessario remunerarli bene altrimenti le nostre aste andrebbero deserte o parzialmente deserte con tutte le conseguenze disastrose sulla nostra economia.Gli investitori in debito pubblico non sono una categoria omogenea. Alcuni investono in titoli sicuri e con interessi bassi perché per loro compito istituzionale devono mettere al minimo frutto ed al riparo sicuro la loro liquidità; altri si spingono di più verso la soglia che si affaccia nel campo variegato della speculazione. Altri ancora sono pienamente coscienti di operare speculativamente.Il comportamento di questi ultimi è simile, dal punto di vista logico, a quello praticato dalle organizzazioni mafiose: queste ultime mentre sfruttano e ricattano gli operatori legali dell’economia tuttavia non li uccidono economicamente, li mantengono in vita dando loro la possibilità di svilupparsi. Sanno, cioè, che la loro vita ed il loro sviluppo sono la condizione imprescindibile della vita stessa dell’organizzazione mafiosa.Gli speculatori ottengono alti interessi per l’acquisto dei titoli del debito pubblico ma sanno, tuttavia, che quei titoli rappresentano la loro fonte di super guadagno e perciò li mantengono in vita.Questo ragionamento ci consente di dire che anche sul fronte della speculazione i rischi per il nostro bilancio pubblico non sono mortali.
 


Non siamo alla fine dei giorni
; lo spazio che ancora abbiamo ci deve servire per fare emergere quelle componenti e grandezze decisive, ma sommerse ed occulte, della nostra economia. Il compito esclusivo è quello di catturarle ed inserirle organicamente nel quadro macro economico di un Paese, il nostro,  più rasserenato anche dal punto di vista della sua essenziale e vitale tenuta Costituzionale e democratica.

Ultimo aggiornamento Lunedì 25 Giugno 2012 19:44
 

Commenti  

 
0 #2 CARLO GIUSEPPE DIANA 2012-08-19 20:05
su questo argomento vorrei proporre alla vostra attenzione un mio intervento http://scrivereinrete.wordpress.com/2012/07/22/partecipare-o-morire/
Citazione
 
 
0 #1 Michele Silvestri 2012-06-26 08:52
Concordo: Keynes, con le sue teorie di ripartenza delle economie depresse tramite il motore primo della spesa pubblica, sarebbe preferibile al rigore tout court imposto dall'Europa germanista di questi tempi.
Invito, tuttavia, i lettori a questa riflessione. La spesa pubblica pensata e teorizzata da Keynes non era improduttiva, e quand'anche essa fosse praticata non proprio per necessità urgenti delle comunità (Keynes faceva l'esempio: fate scavare fosse e fatele ricoprire), sarebbe auspicabile che le opere pubbliche fossero ultimate ed inaugurate. Spesso, invece, cos'è accaduto in Italia? I soldi pubblici, messi in campo con finalità Keynesiane, non hanno concluso le opere che comunque sono costate il doppio-triplo del preventivato (per ovvie ragioni). In altre parole, vorrei Keynes con un'altra classe politica: con quella stessa classe politica che avrebbe dovuto guidare il nostro Paese "secondo la Costituzione".
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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
[v.in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

images


Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

__________________

a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

[ Leggi tutto]

Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

____________________

violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

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