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IL DIARIO ELETTORALE di Francesca Di Ciaula PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Lunedì 02 Maggio 2011 13:07

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 = Il comizio

= Manifesti e persone in un paese triste

= Piccoli dialoghi sotto il sole

= Il paese pensato

 _____________________________________

Il comizio del candidato sindaco Nicola Magrone sta per iniziare in piazza Sedile, antica e centrale piazza del paese, per ora piazza-garage. Mi infilo tra le automobili parcheggiate sotto la balconata che funge da palco, per godermi finalmente questo comizio che promette di essere inedito, completamente nuovo per questo paese. Accanto a me, con i gomiti appoggiati sulla cappotta della Peugeot grigia, trovo il mio vicino di casa, Luigi, anche lui con la faccia per aria intento ad ascoltare. Nicola Magrone sta chiedendo scusa per il luogo poco approntato per quell'appuntamento, cui ha invitato la gente del paese. E promette che la prossima volta le auto scompariranno, “le smonteremo e le poi rimonteremo” dice il candidato sindaco con tono faceto che cattura attenzione e trascina ad un sorriso leggero, “sotto questo marciapiede che forse tra un po' scomparirà; pure questo come altri”. Ed invita il dottor Martino, fotografo per passione, ad immortalare il marciapiede, per darne testimonianza.

 

Nella piazza la gente è aumentata. Adesso si fa un po' di vuoto al centro. Pioviggina e quelli che sono sul palco rimangono a bagnarsi, mentre giù la gente si assiepa sotto balconi e cornicioni. Al riparo di un ombrello, mentre alla luce del faro lì accanto piccole gocce evaporano pian piano, Nicola Magrone disegna grigie istantanee del paese: l'edilizia residenziale delle periferie e il buco nero del centro storico, casa comune di topi e scarafaggi, un paese una volta in buona parte agricolo, cresciuto a ridosso di una zona industriale, dove oggi capannoni spuntano come funghi solo per essere affittati, un mal concepito sviluppo e un caporalato di fatto che gestisce occupazioni temporanee e precarie.

Gli applausi che interrompono il discorso, riscaldano l'aria umida. Un cane tenuto al guinzaglio da un cittadino abbaia al candidato sindaco e sembra voler unirsi agli applausi. Anche per loro, i cani, in questo paese non c'è diritto da rispettare, una casa canile che li possa accogliere, piuttosto  multe appioppate a qualche cittadino che tenta di prendersene cura con grande difficoltà.

 

Ha smesso di piovere. Il tempo è stato clemente per fortuna. Dopo un'ora di discorso dai toni diretti e appassionati, Nicola Magrone si appresta ad un bagno di abbracci e sorrisi. Il marciapiede sotto la balconata è affollatissimo, dal palco stanno ancora mandando la musica e il candidato sindaco si allontana verso il comitato elettorale poco più in là, dove continuerà a stringere mani. La piazza si sta svuotando; per una volta ha visto persone contente di stare insieme a condividere un progetto di paese. 

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[foto Martino per Sudcritica] 

 Manifesti e persone in un paese triste

In questi giorni di campagna elettorale ho iniziato a percorrere il paese. Ho ricominciato a camminare per le strade di questo paese dimenticato. Ho iniziato a guardare in faccia i volti della gente, coloro cui incrocio lo sguardo da tempo, ma su cui non sempre riesco a soffermarmi. Ho riascoltato come un'eco le parole intorno a questo paese: una comunità inesistente, luogo che non merita sguardi e attenzioni, luogo per transitar velocemente di ritorno dal lavoro o dalla città vicina, luogo da non vivere. Chi ho incontrato mi ha rimandato indietro le stesse impressioni di indifferenza, rimozione forzata e ad esse ho cominciato a opporre gradualmente vissuti nuovi, dello sguardo che interpella, che osserva, che ascolta. Ho pensato che questo dovrebbe essere lo stesso atteggiamento di chi amministra il paese, non il vuoto esercizio del promettere la disponibilità di un pubblico bene come l'aria, la strada, il verde o peggio un diritto quale il lavoro, ma del rendere effettivamente disponibili quei beni pubblici che ci appartengono, appartengono ad ognuno di noi. È questa la consapevolezza necessaria nel difficile compito di amministrare una città, un paese; paese non immaginato o sognato ma reale, amministrato con regole nella legalità, un'idea di paese non mantenuta da promesse elettorali, bensì dal diritto che ai cittadini appartiene, di decidere e scegliere per questo paese le giuste politiche e adeguati rimedi per i problemi che tutti sentono addosso.

        

E ci ripensi e ti ritrovi a ribadirlo nel dialogo a due o a tre in cui ti ritrovi ancora una volta immersa: che il rispetto per il cittadino, l'attenzione al paese e a chi vi abita, dovrebbero far da guida a chi vuole lavorare per la città. Non abbiamo assistito a questo. In questi ultimi anni di amministrazione ci siamo visti sottrarre terreno sotto i piedi, terreno vero, abbiamo visto imbruttirsi il centro storico e con questo il paese. Abbiamo respirato sempre più veleni e polveri sottili, abbiamo assistito nell'indifferenza generale al suicidio di un concittadino, disperato per essere diventato uno degli ultimi, “a margine” della società, un atto pubblico urlato con terribile angoscia.

Oggi di fronte a manifesti elettorali e volti il più delle volte conturbanti, a volte disturbanti, ci troviamo a sera, dopo uno stanco peregrinare, a sperare per noi e per questo paese dimenticato, che in tanti possano guardare davvero per com'è oggi ridotto e riflettere su questo, pensare alla vita che qui vorremmo vivere, da cittadini liberi.

 

Piccoli dialoghi sotto il sole

Cosa racconteremo di questo giorno tra la folla? Me lo sto chiedendo, mentre ritorno a casa  dal mercato del venerdì, la schiena un po' dolorante, le mani ancora occupate da fogli - il programma del candidato sindaco, la presentazione della sua figura di cittadino che ha sempre lavorato per la giustizia e la verità, per la nazione  - sotto il sole di questa mattinata colta a piene mani. È stato bello incontrare la gente e stringere mani e ringraziare per essersi fermata con noi ad ascoltare. Pazienza per le scrollate di spalle e i gesti di stizza. “Signora posso presentarle il nostro candidato sindaco, il dottor Nicola Magrone?” “Certo, lo conosco”. “Ecco qui sono i simboli delle liste che lo sostengono, composte di gente che vuole un paese migliore”.

Sono stati gesti di cortesia, che il nostro candidato sindaco ha incontrato ed incrociato. La stretta di mano e lo sguardo che dice, non nasconde, che si espone. Ci abbiamo messo la faccia, una faccia sorridente. Il nostro candidato sindaco per primo tra tutti ci ha messo la sua di faccia, un po' fidandosi di noi, impacciati interlocutori tra la folla. Era importante, ci abbiamo creduto; era importante per lui incontrare la gente, quelli che lo volevano ascoltare, quelli che si sono fermati. Anche i “Sono tutti uguali, appena salgono lì dimenticano tutto” oppure “Sono tutti bravi a parlare”, anche questo abbiamo sentito. A queste frasi, al gesto di disinganno e sfiducia verso i politicanti e la politica come luogo comune dell'arte dell'imbroglio e del malaffare, dell'uso strumentale del voto del cittadino e della sua libertà di scelta, ho contrapposto solo la presentazione del candidato sindaco, Nicola Magrone, la trasparenza della sua persona, fiducia in lui, soprattutto i fatti che lo precedono, così lontani da quelli che invece precedono altri candidati sindaci in questa competizione elettorale, che assume ogni giorno sempre più le fattezze di una selva scomposta di nomi e volti.

 

In questa passeggiata tra bancarelle abbiamo incontrato gente frastornata da tanto apparire di candidati e liste, tanto presentarsi, tanto chiedere in cambio di fasulle promesse o promesse da brivido, anche attratta da parole d'ordine come imprenditorialità, industria, lavoro. Promesse capestro di lavoro precarizzato, lavoro da servitù del postulante, con tanto di colpo di spugna sull'identità dispersa di un paese, del suo passato  di  paese agricolo, già violentato, divenuto terra di conquista delle industrie del Nord, una storia che già conosciamo e che vogliono reiterare a loro uso e consumo.

Una storia che è la storia del Mezzogiorno d'Italia e che è anche la nostra, della quale non si riconosce nulla e per la quale non si reclamano dignità e diritti, per questo nostro paese, per noi cittadini, che oggi stiamo qui a professare un credo, che per molti è utopia e che invece si traduce in pensieri e idee definite, il paese reale che vogliamo. Questo ho cercato di esprimere e comunicare a ragazzi, donne e uomini che mi venivano incontro nel fiume umano in cui ero immersa o comunque questo è trapelato dalle mie parole nei piccoli dialoghi con signore indaffarate, le mani occupate dalle buste della spesa, le voci dei commercianti, il chiacchiericcio tra le bancarelle, il sole a picco sulle nostre teste, a tratti cercando ombra dotto un telone. Come pesci nella corrente abbiamo nuotato tra la folla senza rendercene conto, senza averlo previsto fino in fondo. La consapevolezza è venuta dopo. In quel momento eravamo tra la gente, eravamo come loro, persone che vogliono sperare in un paese migliore.

 

Il paese pensato

In questa piazzetta del centro storico, lastricata di nuovo di chianche bianche, con i sedili in pietra e le panchine, spazio racchiuso tra basse abitazioni ad un piano, hanno piazzato un tavolino con la piccola strumentazione per l'amplificazione. Al microfono si susseguono tre candidati delle liste che sostengono Nicola Magrone a candidato sindaco. Questo piccolo comizio di quartiere assomiglia ad un incontro con la gente del posto. Non è solo la piccola folla raccolta nella piazza. Sugli usci delle case c'è gente affacciata, alcune signore anziane a braccetto rallentano i loro passi e si fermano ad ascoltare.

Adesso sta parlando Nicola Magrone, il candidato sindaco. Il centro storico e il suo degrado: le parole del candidato sindaco descrivono una situazione peggiore di questa. Ci sono zone dove le stradine sono ricoperte da un asfalto nero, che incolla sotto la suola delle scarpe lo sterco dei piccioni. Si tratta dell'unico intervento “di risanamento” fatto di recente dall'amministrazione comunale. Il nostro centro storico invece, sta dicendo Nicola Magrone, sarebbe fonte di lavoro d'impresa. C'è tanto da fare per restituire un'immagine dignitosa a questo paese e alla sua zona più antica. Un paese da ripensare nelle sue potenzialità di sviluppo. Un paese da restituire ai cittadini. Perchè non pensare a coltivazioni ad agricoltura biologica, oggi nuovo campo di investimenti a buona produttività, bonificando l'area della cementeria, dove l'amianto è stato fatto volare per aria con l'abbattimento della struttura? Perchè non pensare a far rinascere la cultura attraverso la piccola editoria e librerie in questo paese divenuto città, senza cinema e teatri? Inedite, dimenticate o difficilmente formulabili forme di progettualità per questo paese, immagini ed idee che per un attimo balenano  nell'aria della sera.

Alle spalle del candidato sindaco scivola una figura di donna formosa. Il suo vestito lungo a fantasie dai colori vivaci, fa risaltare la carnagione molto scura. In questo pezzo del centro storico vivono immigrati asiatici o africani, in abitazioni dismesse in cui nessuno vorrebbe vivere. Il centro storico è anche questo, resto del paese lasciato all'incuria.

 

La piazzetta è accogliente e qui ci sembra di essere come a casa. Peccato per quella minuscola chiesetta impacchettata da un'impalcatura ormai fatiscente sull'altro lato della piazza. Peccato per questa parete scura, che, nel nascondere l'orinatoio pubblico, moderna struttura futuristica, incombe su di noi e interrompe lo sguardo verso la stradina, su cui si apre l'ingresso della chiesetta delle Monacelle con il pavimento di mattonelle smaltate consunte, le tele grandi sui muri scrostati, un pezzo di passato lasciato al consumo del tempo. Per un attimo, come per una capriola della mente, mi sovviene il monolite di 2001 Odissea nello spazio, buco nero che assorbe il tempo, che qui lo annulla e annichilisce lo spazio di vita di una piazzetta del centro storico del paese.

E ti viene da pensare a quale mente abbia potuto progettare un moderna struttura di orinatoio in una piazzetta antica a ridosso di abitazioni; se i cittadini siano in testa ai pensieri di questi progettisti o se piuttosto rappresentino una variabile di scarso rilievo in un piano di intervento sul paese. Qui ciò che l'occhio coglie, sembra uccidere l'immaginazione e il pensiero. E rifletti allora su come possa essere difficile opporre un'idea di paese diverso, non sogno o utopia, alla realtà in cui vivi. Oggi invece qui proviamo a volerlo e pensarlo un paese diverso in termini concreti e definiti, un paese  possibile.

 

 

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 09 Maggio 2011 12:40
 

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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
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Sudcritica Flash

=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

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Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

Monete-antiche-riportate-alla-luce-in-uno-scavo-archeologico


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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

locuste-madagascar


se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

seminario IG di ciaula longo lobaccaro

Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

taccone7


Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

Credits-LaPresse h partb


“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
______________

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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
______________

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

____________________

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

_______________

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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[ Leggi tutto]

=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

[ Leggi tutto]

Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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violenza2 [ Leggi tutto]  

DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

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