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=LA CRISI NELLE MANI DELLA POLITICA. ITALIA GIUSTA SECONDO LA COSTITUZIONE DISCUTE DI SE'= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Giovedì 27 Ottobre 2011 12:38

TEMPORALI

Nicola Sacco
__________

Che cosa può fare Italia Giusta

in questa grande confusione sotto il cielo?

"Non si vede perché individui che stanno di fronte alla minaccia di perdere tutto, lavoro, reddito e riserve accumulate in via di rapido esaurimento, gli stessi individui che non sono certo tra coloro che “hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità”, dovrebbero restare ad aspettare le scadenze naturali, tutti i passaggi necessari al corretto funzionamento delle istituzioni, insomma le “lungaggini” della democrazia parlamentare. Una domanda alla quale, per quanta inquietudine porti dentro di sé,  anche a noi, nel nostro piccolo, tocca di rispondere. La discussione è aperta."

 

scioperoMino Magrone
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Che cosa rispondiamo a quegli individui

che stanno di fronte alla minaccia di perdere tutto

" mi sentirei di dire, con tutta la timidezza necessaria, che il loro dolore e la loro forza andrebbero vissute nella battaglia, appunto: secondo Costituzione, per l’attuazione onesta e senza sotterfugi della Carta. Nell’invivibile paese di provincia dove pure riusciamo a sopravvivere, non è questo che facciamo noi di Italia Giusta; e non è nei nostri confronti (e non certo nei confronti di Sel o di Idv) che, non a caso, si erigono steccati per proteggere l’area famelica nella quale si esibisce il peggio dell’egoismo sociale e della cultura della illegalità?"

 
Ultimo aggiornamento Venerdì 04 Novembre 2011 15:36
 
=DONAZIONE DEL CORPO E AFFARI= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Domenica 23 Ottobre 2011 23:20

                                            images

Appello alla Commissione affari sociali della Camera dei Deputati

per fermare le speculazioni sulle donazioni di organi e di corpi.

 

SUDCRITICA pubblica il documento

perché chi vuole ne discuta alla luce del sole.
Ha ragione la Lega contro la predazione di organi?

  di Massimo Bondì, comitato medico scientifico, Nerina Negrello, presidente Lega nazionale
contro la predazione di organi e la morte a cuore battente

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Ultimo aggiornamento Lunedì 24 Ottobre 2011 19:29
 
=CATTOLICI, LA TENTAZIONE. Dalla dimensione pubblica della religione al partito= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Domenica 23 Ottobre 2011 20:52

di Nicola Magrone
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bagnasco 

 

 

Il Cardinale Angelo Bagnasco, introducendo i lavori del Forum di Todi del 9 ottobre scorso (nel quale sono confluite le diverse “anime” dell’associazionismo cattolico, dalla Cisl alle Acli alla Coldiretti alla Comunità di Sant’Egidio alla Compagnia delle Opere alla Fuci), ha in qualche modo deluso quanti si aspettavano l’annuncio della costituzione del Partito dei Cattolici. Alla Cei, Bagnasco aveva parlato più esplicitamente di un “soggetto culturale e sociale di interlocuzione con la politica”, alimentando alcune aspirazioni all’approdo in un vero e proprio Partito; a Todi, il ragionamento del Cardinale è sfumato in più generiche e se vogliamo scontate rivendicazione della legittimità ed anzi della necessità di una presenza diffusa e attiva dei cattolici nella società, per portarvi il loro “patrimonio universale di fede e di valori”. Lì, alla Cei, si era spinto a prefigurare un “soggetto culturale e sociale” propriamente cattolico e lo aveva disegnato come “promettente grembo di futuro”, a Todi si è mantenuto ben dentro ai confini per così dire tradizionali della missione della Chiesa cattolica che “deve animare i settori prepolitici nei quali matura la mentalità e si affinano competenze”; dove, insomma, “si fa cultura sociale e politica”.

Ultimo aggiornamento Domenica 23 Ottobre 2011 23:10
 
=L'ENNESIMO ASSASSINIO UMANITARIO= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Giovedì 20 Ottobre 2011 23:27

gheddafi

La cultura e la coscienza italiana hanno sopportato la guerra di Libia e non solo quella; oggi accettano in silenzio l'assassinio del dittatore Gheddafi e non solo di quello.

Lasciarlo vivo e processarlo avrebbe messo a rischio i mille segreti sui rapporti del dittatore con i governi occidentali. Ma questo interessa i governi non i popoli.

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elezioni molise PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Martedì 18 Ottobre 2011 19:13
A mente fredda
Tra il vincitore ferito e il boom dei grillini nei comuni della sinistra matrigna
Dietro i numeri e oltre l’apparenza: Michele Iorio esce fortemente ridimensionato nel suo potere sovrano e lascia per strada quasi 25mila preferenze personali. Paolo Frattura si rivela un buon candidato, arrivando a un passo dallo scardinare l’ “inattaccabile” sistema molisano. Ma il vero elemento di riflessione, a mente lucida, è l’exploit del Movimento 5 Stelle nei due Comuni che hanno assistito, non a caso, alle lotte fratricide del centrosinistra: Termoli e Campobasso.
Se alla fine, in democrazia, quello che conta sono i numeri, bisogna premettere che mai come questa volta i numeri suggeriscono diverse interpretazioni a ciò che i molisani hanno voluto dire attraverso le urne. Millecinquecento voti di scarto fra chi ha vinto e chi ha perso sono pochi anche per una piccola regione come la nostra, però in quei millecinquecento voti ci sono alcune chiavi di lettura che permettono di interpretare l’esito della competizione e capire meglio quello che è accaduto.

I numeri, dunque, dicono che Michele Iorio è il vincitore di questa tornata elettorale. Lo è per la terza volta consecutiva, e lo è malgrado dieci anni di governo caratterizzati dalla lievitazione del deficit sanitario, dall’aumento delle tasse e delle accise sui carburanti, dalla disoccupazione crescente e dalla riduzione dei servizi di assistenza. Segno che la maggioranza degli elettori, per quanto esigua, ha comunque privilegiato quelli che a suo avviso sono gli elementi positivi del governo Iorio (stabilità e scarsa conflittualità prima di tutto) piuttosto che puntare il dito contro quelli negativi.
Gli stessi numeri che parlano della vittoria del Governatore, tuttavia, dicono in modo inequivocabile che la sua forza politica, il suo sistema di gestione del potere familistico e clientelare, escono fortemente ridimensionati dal voto. Rispetto al 2006 il “sovrano del Molise” lascia per strada 23 mila preferenze personali (scende da 112 mila a 89 mila), un fenomeno che la crescente astensione non basta a spiegare. Nel 2006 si era dimostrato più forte della propria coalizione ottenendo settemila voti più di quelli raccolti dai partiti a suo sostegno, domenica e ieri sono le liste del centrodestra ad aver raggranellato 11 mila voti più di Iorio. Il quale da forza trainante si è trasformato in un fardello trainato a forza, e il vistoso fenomeno del voto disgiunto a suo sfavore dice in modo inequivocabile che anche a una larga fetta del proprio elettorato tradizionale non è piaciuto il suo modo di governare. Basti un numero per tutti: nel suo inespugnabile feudo di Isernia città è precipitato dal 62 per cento di cinque anni fa al 51 per cento di oggi perdendo duemila voti su meno di novemila.

Se Iorio è il vincitore “ferito” di queste elezioni, Paolo di Laura Frattura è lo sconfitto “ferito”. Nell’immediatezza dello scrutinio, dopo una notte di spasmodico testa a testa, tutti hanno comprensibilmente esaltato la inattesa performance del candidato del centro sinistra che è andato a un soffio (millecinquecento voti, appunto) dal compiere l’impresa impossibile di scardinare quello che dopo dieci anni è considerato l’inattaccabile sistema di potere di Iorio. Un ottimo risultato, senza dubbio, specie se messo a confronto con la prosopopea dei suoi avversari che alla vigilia del voto ne pronosticavano una sicura sconfitta cocente, vistosa e umiliante. La sconfitta c’è stata, ma non è stata né vistosa, né umiliante. Anzi.

Però attenzione, non è tutto oro quello che luccica. Cinque anni fa, infatti, un candidato debole e impopolare come Roberto Ruta aveva raccolto 95 mila voti; Frattura ne ha ottenuti 8 mila in meno. Detto in altre parole: l’opposizione è riuscita a lasciare per strada 8mila dei suoi già pochi voti raccolti nel 2006 nonostante la congiuntura estremamente favorevole vista la crisi vissuta dallo “iorismo” e visto anche l’andamento della politica nazionale che vede il centrodestra all’angolo, in crisi di identità e di consensi.
Più che Frattura, è il centrosinistra che deve chiedersi come sia stata possibile questa ulteriore erosione di voti in un momento in cui le congiunzioni astrali erano tutte a suo sostegno. Sono i partiti di centrosinistra che – anziché esultare per una vittoria mancata - devono riflettere sul fatto che il loro candidato ha ottenuto quindicimila voti più di quelli ottenuti dalle liste che lo sostenevano: quindicimila voti, un’enormità. I motivi di questa debacle sono chiari, l’elettorato li ha in mente da tempo, sono solo i vertici dei partiti che non se ne rendono conto o fingono di non rendersene conto. Cinque anni di litigiosità a tratti infantile e idiota, di rancori personali e vendette trasversali, cinque anni contraddistinti da harahiri grotteschi come quelli esibiti dai cervelloni del centrosinistra al Comune di Campobasso, alla Provincia di Campobasso e al Comune di Termoli, cinque anni di comportamenti inverecondi come quelli messi in campo a più riprese dal Partito Democratico dell’ambigua coppia Ruta-Leva e dal nepotistico partito della famiglia Di Pietro non potevano passare inosservati agli occhi di un elettorato esigente (giustamente esigente) che pretende un minimo di coerenza fra le idee propugnate e i comportamenti assunti. Di coerenza gli elettori ne hanno vista ben poca, e così la coalizione di centrosinistra è risultata per molti ancora troppo poco affidabile e poco credibile per meritare le chiavi di Palazzo Moffa.


Certo, dirà qualcuno, se non ci fosse stato il partito di Grillo ora si starebbe cantando tutta un’altra messa, si starebbe celebrando una storica vittoria del centrosinistra e una clamorosa sconfitta del centrodestra. Tutto vero, verissimo se si vuol dare credito alle sensazioni di chi è convinto che il successo della lista 5 Stelle abbia prevalentemente danneggiato la coalizione guidata da Frattura. Ammesso che le cose stiano davvero così, i numeri ancora una volta ci aiutano a capire che dietro l’apparenza si nasconde una realtà più complessa. Il candidato del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico, ha ottenuto consensi a macchia di leopardo. Molto in alcuni centri, poco in altri. Ma il massimo del risultato lo ha fatto registrare a Campobasso città (quasi il 10 per cento) e a Termoli città (quasi il 12 per cento, un exploit davvero inimmaginabile). Beh, non è un caso, ma Campobasso e Termoli sono due Comuni dove il centrosinistra in questi ultimi anni ha dato pessima prova di sé stesso, con scellerate esibizioni di inconsistenza politica in cui l’astio che ha contraddistinto i rapporti fra le diverse liste ha sempre avuto la meglio su una ragionevole necessità di trovare un accordo, come certificano le paradossali vicende termolesi della caduta di Greco e della doppia candidatura Monaco – Gatti alle successive elezioni comunali.
Dunque, i ragazzi del comico genovese hanno mietuto voti proprio laddove il centrosinistra quei voti li ha buttati al vento con i suoi comportamenti. Pd, Idv e le altre liste farebbero bene a meditare su questo piuttosto che puntare il dito sul presunto “qualunquismo” dei grillini.

I quali grillini meritano un discorso a parte. Non crediamo di sbagliare, infatti, nel’immaginare che molti di quei diecimila che hanno dato la preferenza a Federico oggi si staranno mangiando le mani pensando che con il loro voto avrebbero potuto contribuire a una storica caduta di Iorio. Ma non è questo quello che conta, quanto piuttosto il sapore ancora molto acerbo che contraddistingue l’agire dei seguaci del comico genovese. Con evidente dilettantismo e scarsa preparazione, infatti, buona parte dei grillini ha dato il voto al candidato presidente (che ha raccolto il 6 per cento) ma non alla lista di sostegno (che ha raccolto appena il 3 per cento in provincia di Campobasso e che non era presente a Isernia): dunque i grillini - che nei dibattiti pubblici si piccano di poter dare lezioni di buona amministrazione a tutti - in grande maggioranza non sapevano neppure che quello che conta per mandare un consigliere in Regione non sono i voti al candidato presidente, quanto piuttosto quelli alla lista di sostegno. Invece hanno votato il candidato presidente (Federico) ma non la lista. Risultato: che i voti andati a Federico hanno facilitatola vittoria di Iorio su Frattura, e i pochi voti di lista non sono bastati a far eleggere neppure un consigliere targato 5 stelle.

Del resto, il sapore acerbo restituito nel suo complesso dalla performance dei grillini è acuito anche dal fatto che l’analisi finale di queste elezioni dice in fondo che i veri vincitori sono loro. O meglio: non loro in quanto candidati o in quanto elettori, ma il loro modo di intendere la politica. Quel modo molto in voga di questi tempi – e che ha insospettabili profeti in personaggi come Giuliano Ferrara o in certa pubblicistica filo berlusconiana - per cui “tutti sono uguali” nel senso negativo dell’essere uguali. Tutti i gatti sono neri, se la notte è nera. Tutti sono corrotti allo stesso modo, tutti sono incapaci allo stesso modo, tutti sono attaccati alla poltrona allo stesso modo, tutti uguali non per quello che fanno ma per lo stipendio che ricevono, Iorio è uguale a Frattura, Gianfranco Vitagliano è uguale a Filippo Monaco, Massimo Romano è uguale a Luigi Velardi, Antonio Chieffo e uguale a Roberto Ruta, e a discendere i giornalisti sono tutti asserviti allo stesso modo, i magistrati sono tutti politicizzati allo stesso modo, i dipendenti pubblici sono tutti fannulloni allo stesso modo. Un ragionamento che abilmente maneggiato dal cinismo di un comico di grande popolarità diventa affascinante e perfino incantevole, ma che alla prova dei fatti ha la sola evidente conseguenza di distogliere i cittadini (e gli elettori) dal più importante gesto di civiltà e di responsabilità che li può contraddistinguere: fare la fatica di informarsi, di capire, di distinguere, e infine scegliere. Perché i gatti non sono tutti neri, neanche se la notte è nera.
Bisogna prendere atto del fatto che quella di distinguere e scegliere è però una fatica che ormai molti non vogliono più fare (l’astensionismo sta lì a dimostrarlo), ed è una diserzione davvero drammatica in un momento così delicato per la vita di una Regione e di una Nazione.

(Pubblicato il 18/10/2011)

 
=LA LETTERA DI DRAGHI E TRICHET= PDF Stampa E-mail
Scritto da Redazione   
Sabato 15 Ottobre 2011 21:21

LA LETTERA DI DRAGHI E TRICHET (BCE) AL GOVERNO ITALIANO

 

L' obiettivo è di "ristabilire la fiducia degli investitori" nei titoli di Stato italiani. Ecco le misure sollecitate.

 

Ultimo aggiornamento Martedì 18 Ottobre 2011 20:03
 
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Sudcritica Flash

==MARIO MARANGI, PER L'EXTRAVERGINE DI PUGLIA 'CREARE RETE' TRA I PRODUTTORI=Le ‪‎difficoltà‬ ma anche le grandi ‪opportunità‬ dei ‪‎produttori‬ ‪‎oleari‬ che puntano all'‪‎innovazione‬ e alla ‪‎qualità‬, in ‪Puglia‬ come a Modugno‬.
‪‎Investire‬ nell'‪olivicoltura‬ significa anche ‪valorizzare‬ il ‪territorio‬ e il tessuto‬ ‪sociale‬.
Ecco le ‪sfide‬ che affrontiamo noi ‪giovani‬ ‪‎imprenditori‬ ‎agricoli‬.
[v.in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=IL COMUNE DI MODUGNO ABBATTE IL 'MURO'. LO ACQUISTO' COME OPERA D'ARTE, LO DISTRUGGE COME BAGNO FATISCENTE=
di Francesca Di Ciaula.Il 2 febbraio scorso, in piazza Romita Vescovo, un tempo adibita a mercato del pesce, sono iniziati i lavori di demolizione della parete adiacente ai bagni pubblici.
La motivazione è presto detta: sicurezza e salvaguardia della pubblica incolumità, fatiscenza delle strutture. Il tutto per una spesa di 35 000,00 €.
La parete ricoperta di marmo nero, fu costruita a ridosso della chiesa seicentesca delle Monacelle in pieno centro storico, per nascondere un bagno pubblico, alla vista di chi sostava nella piazzetta. Una visione dai contrasti indicibili. Un monolite scuro e dietro la parete chiara dell'antica chiesetta. L'antico e il nuovo, maldestro tentativo di dare dignità al piastrellato che ha invaso il paese, eppure opera pubblica. La modernità imposta per capriccio o arbitrio, il marmo contro la pietra povera antica. Oggi ulteriore denaro pubblico è stato impiegato per distruggere quel manufatto a nessuno mai piaciuto per la sua manifesta volgarità.

[v.leggi tutto in Sudcritica Modugno]

Sudcritica Flash

=ITALIA GIUSTA, IL COMUNE DI MODUGNO BLOCCHI LO 'SFRATTO' DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO=
di Tina Luciano.

Il movimento Italia Giusta secondo la Costituzione sollecita il Commissario prefettizio a Modugno perché blocchi lo ‘sfratto’ dell’Istituto Nastro Azzurro fino a quando sarà pronta la nuova sede ad esso destinata, in locali comunali che oggi ospitano i Servizi sociali.Il Museo e le Associazioni combattentistiche raccolte nell’Istituto custodiscono oggi le poche tracce esistenti di una memoria collettiva di Modugno, perse le quali va definitivamente in frantumi l’identità dell’intera città.
Un luogo della memoria va protetto e tutelato: insistere nel volerlo ‘sfrattare’ ha il sapore iconoclasta della provocazione, del voler far apparire come insensibile al bene pubblico una pubblica amministrazione che deve invece avere a cuore unicamente le esigenze sociali.

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CONSUMO DI SUOLO E COMUNITA' SENZA IDENTITA'. INCONTRO CON GIUSEPPE MILANO=
Il 23 gennaio 2015. Sono intervenuti Pasquale De Santis e Nicola Magrone."Contro il mostruoso consumo di suolo in tutta Italia, serve una mobilitazione dei cittadini, una coscientizzazione che ci faccia capire che la cementificazione costante ha un forte impatto sociale, significa alienazione, perdita di coesione della comunità, significa che non esiste più un'identità delle nostre città. Sentiamo spesso dire che si vuole 'costruire il futuro': ma lo si dice a vuoto, mentre si perpetuano questi atteggiamenti di noncuranza e di malapolitica. Costruire il futuro significa cominciare a far le cose per bene ogni giorno nelle nostre città. Quel che è successo a Modugno lo sapete voi, non ho titolo per parlarne ma parlano i fatti. Basta col dire che edilizia e urbanistica vanno visti come motore dello sviluppo, se poi sappiamo che servono per creare solo lo sviluppo di pochi... basta!"

Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=SOVRANITA' NAZIONALE
MONETARIA
E DEBITO PUBBLICO=

Serafino Pulcini/
Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON GIUSEPPE DI CIAULA=
Il 9 gennaio 2015. Coordinamento, formazione, esercitazioni, sicurezza sono i cardini di una buona protezione civile.Fondamentale un piano dettagliato di intervento, con volontari professionali i quali - quando dovessero verificarsi emergenze - sanno che fare ma non usurpano i compiti dei professionisti. Partecipano il presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, Pasquale De Santis, e Francesca Di Ciaula, della segreteria del movimento.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[v.anche in Sudcritica Modugno]

I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=PROTEZIONE CIVILE, INCONTRO CON WILLIAM FORMICOLA=
Il 12 dicembre 2014, su ''Stato di salute del territorio italiano e ruolo della protezione civile''.Al centro dell'intervento, le azioni che gli amministratori devono compiere per prevenire, e per intervenire nel verificarsi di emergenze; gli effetti della mano dell'uomo sull'aggravamento dei rischi, i pericoli legati al consumo del territorio e al costruire senza regole. E' intervenuto il presidente di Italia Giusta, Pasquale De Santis.
Riprese video di A.Covella per Italia Giusta/Sudcritica

[in Sudcritica Modugno]

=POLITICA E CONSENSO=

=LA POLITICA
DELLE LOCUSTE=

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se si vuole tentare
un recupero
delle regole
che tutelino tutti,

bisognerà scontentare
i gruppetti di interesse
che si concentrano come locuste
intorno al patrimonio pubblico

di  Tina Luciano
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=CULTURA, SCUOLA E
TERRITORIO E LA 'NUOVA'
FIERA DEL CROCIFISSO
A MODUGNO=

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Per i Seminari di Italia Giusta
secondo la Costituzione,
incontro - il 21 novembre 2014 -
col musicista dei Radiodervish
Michele Lobaccaro
e con Francesca Di Ciaula
e Valentina Longo.
Su politiche culturali a
Modugno, sul successo
della 'nuova' Fiera
del
Crocifisso inaugurata
con l'amministrazione
Magrone
e sull'importanza
delle relazioni
tra scuola e territorio.

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=DISCUSSIONI=

=ECONOMIA E UE.
CI VORREBBE KEYNES
MA E' TROPPO
DI SINISTRA=

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Ilquadro
macroeconomico

dell’Europa
dovrebbe suggerire
la ripresa di politiche economiche
poggiate sulle argomentazioni
della cosiddetta sintesi postkeynesiana.
Invece, ciò è ancora molto lontano
dall’essere preso in considerazione
dalle istituzioni europee

di  Mino Magrone

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=LE SCELTE FISCALI DELLA GIUNTA MAGRONE PER PROTEGGERE I CETI MENO ABBIENTI=
Incontro con Dino Banchino.

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore al Bilancio dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Banchino ha parlato delle scelte fiscali fatte dalla giunta, tutte improntate all'art.53 della Costituzione italiana, per il quale il sistema tributario nel nostro Paese "è informato a criteri di progressività”.
Per questo, per il 2014 a Modugno non si è pagata la TASI, preferendo scaricare il peso maggiore della contribuzione dei cittadini sull'Irpef. Sono intervenuti Pasquale De Santis, presidente di Italia Giusta secondo la Costituzione, e Nicola Magrone.

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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA GIUNTA MAGRONE E L'AIUTO AI PIU' DEBOLI=
Incontro con Rosa Scardigno

Per i seminari di Italia Giusta secondo la Costituzione, incontro con l'assessore ai servizi sociali dell'amministrazione comunale di Modugno guidata da Nicola Magrone.Al centro dell'intervento dell'assessore, gli sforzi per ricostituire servizi disastrati (Ufficio di Piano, in primis), le necessità cui assolvere senza arbitrio, la descrizione di un lavoro interrotto a poco più di un anno dall'insediamento, quando avrebbe potuto dare aiuti più congrui.

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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
CON ITALIA GIUSTA
PER ROMPERE
L'AGGLOMERATO
DI POTERE=

logo italia giusta internet


Da queste parti
smuovere la stagnazione
di poteri è stato
un azzardo
ed una scelta
 coraggiosa.
E tuttavia la dimostrazione
che un movimento possa spezzare

un meccanismo consolidato
c'è stata.
[...] Che si possano tentare
scelte politiche limpide e nette,
l'esperienza amministrativa
modugnese ce lo insegna

di  Francesca Di Ciaula
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I SEMINARI DI ITALIA GIUSTA

=MODUGNO, LA NUOVA FIERA DEL CROCIFISSO=
Incontro con Tina Luciano -
"Queste sono le ragioni e le modalità della nuova configurazione della Fiera del Crocifisso......da un lato riannodare i fili con il centro della città, dall’altro garantire la sicurezza in un sito che, oltre ad essere isolato non garantiva nemmeno l’incolumità dei visitatori".

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=I LUOGHI=

=BORGO TACCONE.
STORIA PICCOLA
DEL SUD=

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Borgo Taccone
è questo luogo
dell'assenza,
una storia mancata
di insediamenti rurali.
Eppure non riesci
ad individuare la parola fine
a questa storia.
Il borgo intero sembra piuttosto
un racconto interrotto.

di  Francesca Di Ciaula
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=DISCUSSIONI=

=IL MATTONE DI CALVINO.
60 ANNI DOPO=

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“Un sovrapporsi
geometrico di parallelepipedi
e poliedri, spigoli e lati di case,
di qua e di là, tetti, finestre,
muri ciechi per servitù contigue
con solo i finestrini smerigliati
dei gabinetti uno sopra l’altro”.

di  Nicola Sacco
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=DISCUSSIONI=

=CRISI. PER SALVARE
L'EUROPA BASTEREBBE
SVEGLIARE IL GIGANTE=

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Una modesta
frazione

di questo gigante finanziario
narcotizzato e costretto
a stare improduttivo può,
purché l’Europa e la Germania
lo vogliano, finanziare opere
e interventi comuni di sviluppo
e crescita dell’occupazione
di lavoratori in Italia ed in Europa

di  Mino Magrone
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=DISCUSSIONI=

=MODUGNO.
LA DIGNITA' POSSIBILE=

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Questo, il sindaco
di Modugno,
Nicola Magrone,
ha insegnato nel primo anno
di amministrazione a chi
ha voluto comprendere:
a essere chiari,
a pronunciare il nome delle cose
senza timore, pubblicamente,
non in cenacoli all’ombra
di qualche interesse
che non fosse quello
di tutti i cittadini.

di  Francesca Di Ciaula

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=DISCUSSIONI=

=TAMARO, IL GRANDE NEMICO
E' IL NIENTE. O LO E'
PIUTTOSTO IL NICHILISMO?=

rotoletti010


L'angoscia e il disagio
non sono soltanto
sentimenti dei giovani,
sono invece
di noi tutti
in quanto mortali
destinati a finire,
al niente

di  Mino Magrone

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Sudcritica Modugno

=GUASTO A PASSAGGIO A LIVELLO MODUGNO. IL SINDACO, SITUAZIONE ASSURDA CHE SI RIPETE= 5 aprile 2014 - Dice Nicola Magrone: "Prendero' le opportune iniziative per l'attuazione puntuale di intese precise sui compiti i di Fal e Rete Ferroviaria Italiana. Quello che serve e' scongiurare ulteriori situazioni di grave pericolo".[Leggi tutto in Sudcritica Modugno]

=DISCUSSIONI=

=“La grande bellezza”?=

la grande bellezza


Finché continua
l’umana avventura
in questa valle,
ci sarà scienza, arte,
religione
e l’apocalisse del pensiero
lasciamola ai meno dotati.
Non ci riguarda.

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=JOBS ACT, LAVORO

SENZA DIRITTI

E SENZA DIFESE=

CGIL crisi

 
l’Europa solidifica
interessi preminenti
anche sottraendo
ai Paesi
a sovranità nazionale
le tradizioni politiche
e i documenti storici d’identità.
L’Italia è in prima fila con la cessione
della Costituzione e la fiammata
di follia collettiva del cambiamento
a tutti i costi, soprattutto in peggio

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

=Per far ripartire l'Italia

non serve stravolgere

la Costituzione=

costituzione

Proposta, da parte di un attivista

di Italia Giusta, di una piccola

guida pratica, aperta a suggerimenti,

per orientarsi tra i temi

di stretta attualità politica

di  Nicola Sacco

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Sudcritica Modugno

=RACCOLTA DIFFERENZIATA A MODUGNO, SUDCRITICA INTERVISTA L'ASSESSORE = 17 marzo 2014 - Puoi seguire l'intervista anche alla pagina di Sudcritica Modugno.Tra breve, finalmente, anche a Modugno (e per l'intero Aro del quale Modugno è capofila) ci sarà un bando di gara per una vera raccolta differenziata. Con l'aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini dovrà portare al traguardo 'rifiuti zero'. L'assessore comunale Tina Luciano spiega a Sudcritica come accadrà.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
sede: via X marzo 88 - 70026 MODUGNO
posta elettronica: [email protected]
[email protected]
rivista: www.sudcritica.it

=DISCUSSIONI=

Larroganza

della Rai

In nessun altro

Paese europeo

si assiste al pagamento

di un canone obbligatorio

a fronte di una pubblicità

invadente e accentratrice

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Il documento

alternativo

"Il sindacato

è un'altra cosa"

per il XVII Congresso

della Cgil

 

di  Pippo De Liso

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=DISCUSSIONI=

Una sinistra

nata piccolo-borghese

 

di  Franco Schettini

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a mio avviso il nostro “marxismo” altro non è stato che riformismo piccolo borghese, nemmeno socialdemocratico

Il 15 giugno del 1975 Pasolini scriveva, dopo le effimere vittorie delle sinistre, che “l’Italia è nel suo insieme ormai un Paese spoliticizzato, un corpo morto i cui riflessi non sono che meccanici. L’Italia cioè non sta vivendo altro che un processo di adattamento alla propria degradazione”.

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Contro la violenza sulle donne

MAGRONE, PALMINA E LE SUE PAROLE HANNO CAMBIATO LA MIA VITA
Casacalenda, 16 novembre 2013 - intervista di Maurizio Cavaliere. Magrone ricorda il giorno in cui palmina martinelli gli parlò in punto di morte, rivelandogli i nomi dei suoi aguzzini. La 14enne di fasano morì data alle fiamme nel novembre 1981, si era rifiutata di prostituirsi.

=LA VIOLENZA ESIBITA=

di Francesca Di Ciaula

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DON TONINO BELLO - LA COSCIENZA E IL POTERE

IL POTERE, LA LEGGE, LA COSCIENZA
Don Tonino Bello ricordato dal sindaco di Modugno, Nicola Magrone, a Mola di Bari, il 16 ottobre 2013, con l'assessore regionale Guglielmo Minervini e don Gianni De Robertis.La speranza nel patto tra deboli, se non per rovesciare il potere almeno per attenuarne l'abuso. Tornare alle origini di don Tonino Bello è tornare alle origini del nostro popolo, cioè la Costituzione. Secondo il sindaco di Modugno, oggi la costituzione non deve essere modificata.

cronache dall'interno

=IL SINDACO DI MODUGNO NICOLA MAGRONE E LA SUA GIUNTA INCONTRANO I CITTADINI=
26 settembre 2013 - Filmato integrale dell'incontroPer la prima volta nella vita amministrativa di Modugno, l’amministrazione parla con i cittadini in un incontro pubblico.

Riprese e post produzione di Alberto Covella

Per discutere con il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, questi gli indirizzi:
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